Abusi in caserma, assolto maresciallo dei carabinieri

MANTOVA –  Assolto perchè il fatto non sussiste. Questo il verdetto emesso ieri dal collegio dei giudici nei confronti di Luigi Sapio, 36enne maresciallo dei carabinieri all’epoca dei fatti in servizio alla caserma di Asola, e finito a processo per violenza sessuale. La vicenda giudiziaria di cui il sottufficiale dell’Arma era chiamato a rispondere risaliva al 16 agosto 2018. Nel tardo pomeriggio di quel giorno, in fatti, secondo la ricostruzione degli inquirenti, il militare aveva costretto la donna delle pulizie in caserma a subire molestie di natura sessuale, nella circostanza stringendole il sedere e tentando di toccarle il seno. Di fronte a quegli atti la presunta vittima si era prima divincolata per poi allontanarsi. Ma lui, sempre secondo l’accusa, l’aveva raggiunta costringendola a baciarlo sulla guancia. Una settimana dopo quell’episodio era quindi scattata la denuncia. Nel corso dell’istruttoria erano stati escussi sia la persona offesa, che aveva confermato l’impianto accusatorio, che l’imputato, il quale invece da par suo aveva respinto ogni contestazione a lui ascritta. «Continuava ad entrare in ufficio e a chiacchierare, anche se le avevo detto che non doveva pulirlo. Ma non ho avuto nessun contatto con lei», queste le parole del militare durante la propria deposizione. Accolta quindi in toto la tesi difensiva a fronte di un una richiesta del pubblico ministero di 4 anni e 6 mesi