Sanità-Liste d’attesa, Regione Lombardia taglia i budget dei ritardatari. Fiasconaro (M5S): «Favorito chi sceglie la prestazione da erogare: il privato»

MANTOVA “La delibera va nella direzione sbagliata. Persegue quel modello di equiparazione fra pubblico e privato che a eguali diritti non fa corrispondere eguali doveri. Finché Regione Lombardia non si assumerà la responsabilità di governare l’intera offerta sanitaria, stabilendo chi deve erogare le specifiche prestazioni, in quali tempi e in quale modalità con eventuali conseguenze di sanzioni, la bilancia di un provvedimento come questo penderà sempre a favore del privato, al quale sarà consentito di continuare a selezionare le prestazioni maggiormente convenienti. Il pubblico che al contrario è obbligato a erogare tutte le prestazioni, finirà inevitabilmente per accumulare ritardi, e conseguenti sanzioni, finendo per offrire un servizio sempre più scadente, a beneficio del privato che paradossalmente potrebbe vedersi destinare un bonus extra budget, direttamente dalle decurtazioni in cui potrebbe incappare il servizio pubblico. L’esempio più chiaro è la gestione della pandemia. Attualmente i pazienti Covid, molto complessi da trattare, gravano all’incirca per due terzi sul pubblico e un terzo sul privato. Mentre il pubblico continuerà a farsi carico di fronteggiare l’emergenza, al privato sarà concesso di selezionare le prestazioni. In questo modo Regione Lombardia alimenta un circolo vizioso che finirà per penalizzare ancora una volta il servizio pubblico, a vantaggio del privato convenzionato» così il Consigliere Regionale del Movimento Cinque Stelle, Andrea Fiasconaro.