Trenta vittime in tre settimane all’ospedale Carlo Poma

MANTOVA  Trenta persone decedute per Covid dal primo novembre a ieri solo all’ospedale Carlo Poma. È la cruda realtà della seconda ondata della pandemia che ha colpito anche la nostra provincia. All’ospedale cittadino la gente ha ricominiciato a morire di Covid lo scorso 12 ottobre, dopo una “tregua” che durava dal primo giugno: nove i decessi al 31 ottobre, ma che sono aumentati in maniera esponenziale in queste tre settimane di novembre, dove ieri pomeriggio al Carlo Poma è stata accertata la trentesima vittima di Covid da inizio mese. Nello stesso tempo si è anche ulteriormente allargata la forbice tra il numero complessivo di decessi a tutto ieri 21 novembre e quelli alla stessa data di un anno fa. Allora i morti per varie cause, e nessuna per Covid, erano stati 1069. Per il 2020 ieri è stata invece raggiunta la soglie dei 1320 decessi: 251 in più rispetto all’anno prima, ma il dato ancora più significativo riguardante questo preciso periodo è che al’inizio di questo mese la differenza tra il 2019 e il 2020 era di 221; come dire che a segnare ulteriormente la differenza sono questi 30 decessi per Covid. L’età media, che era passata dai 73 anni di fine ottobre ora è salita a 80 anni e mezzo, a ulteriore conferma che il Covid sta uccidendo un’intera generazione di nonni, anche se non ha risparmiato persone più giovani, come un paio di 50enni che hanno contribuito loro malgrado ad abbassare l’età media.