In Valletta la cittadella della solidarietà: uno spazio che raduna realtà tutte volte al sociale

MANTOVA – A Valletta Valsecchi, in via Ariosto 47, c’è un piccolo mondo da scoprire, fatto di relazioni umane e solidarietà: è quello dell’Associazione Colibrì, con la sua presidente Veronica Barini, un gruppo operoso costituito da una ventina di volontari e tante persone che, appena aperto il centro, arrivano a portare o acquistare materiale di diverso tipo: vestiti, bijou, oggetti per la casa, borse, scarpe, libri e molto altro ancora.
La merce viene selezionata, non potendo essere conservata in un magazzino, e poi messa in vendita per sostenere i progetti dell’ente la cui attività è ufficializzata dal 2017 e che effettua spedizioni di materiale sanitario principalmente nei Paesi in via di sviluppo, pronto però a intervenire in caso di emergenza in altre parti del mondo. Come ora accade con la guerra in Ucraina: “L’obiettivo primario del mercatino etico è quello di raccogliere fondi soprattutto per poter acquistare farmaci, – spiega Veronica Barini – oltre a supportare il concetto di riuso, attraverso oggetti che qui trovano nuova vita”. Anche se la sensazione maggiormente percepita è quella di comunità, la volontà di collaborare tutti in modo differente a un obiettivo condiviso. Qui nasce anche la Cittadella della Solidarietà, non ancora formalmente inaugurata a causa delle vicissitudini legate all’emergenza sanitaria. Ma operativa. Uno spazio che raduna realtà tutte volte al sociale, che si tratti di insegnare la cultura araba a chi viva in Italia, per conoscere le proprie radici, o di assistere persone in difficoltà, offrendo loro un punto di riferimento, avvicinandole ai servizi di competenza. Colibrì prenderà parte anche alla prossima missione diretta alla frontiera tra Polonia e Ucraina, in partenza il 2 giugno: un gruppo di volontari partirà per percorrere 2.800 chilometri, al fine di portare ausili da Mantova in Polonia, per poi raggiungere il territorio ucraino in autonomia, aiutando operatori sanitari e pazienti che si trovano nelle strutture del luogo, presso Intersos e il Central city hospital of Cervonograd city council, a circa 70 km da Leopoli. Una prima spedizione è già stata effettuata il 24 marzo, nata spontaneamente grazie alla collaborazione tra amici di altre associazioni. Primo tra tutti Daniele Gotti di Ethics Expo, capofila del progetto, che dal 2014 si occupa di iniziative umanitarie – svolte in Bosnia, in Grecia o in Siria, dove sono state portate protesi realizzate con tecnologia 3D – in cooperazione con altre realtà:
“La spedizione – chiarisce Daniele – è supportata a livello organizzativo da Istrid (Istituto Ricerche Informazioni Difesa) e Ceru (Centro Europeo Risorse Umane), condivisa con Colibrì, Bambini nel Deserto, Associazione Sulla Strada Onlus, la Caramella Buona e Radio 5.9. In tanti ci hanno dato una mano, tramite un continuo scambio di progetti che va oltre l’impegno del momento, nell’ambito di una solidarietà condivisa”. Ora si è quasi pronti per la seconda partenza, ma l’apporto di chiunque può essere fondamentale per portare il maggior numero di materiale sanitario possibile: “Per la missione – riprende Veronica – ci siamo confrontati con InterSos nella città di Przemycl e con un medico del posto, in modo da avere l’elenco dei farmaci necessari. Porteremo medicine e altro materiale sanitario, tutto tracciabile, comprato grazie alla sinergia con Fondazione Mazzali, Banco Farmaceutico, i farmacisti del dispensario Caritas e alcune farmacie locali. Ci affiancano anche questa volta altre associazioni: Bambini nel Deserto (di Modena) con mezzi e autisti, Associazione Sulla Strada (di Roma) con farmaci e una ambulanza che verrà donata a un ospedale ucraino. E poi ditte, come Gema e Copag, ancora per le medicine e prodotti medicali. Golinelli trasporti di Bagnolo San Vito ci ha offerto altro materiale. Chiunque può aderire alla raccolta, consentendoci di acquistare ulteriore materiale, che sarà certamente recapitato a chi ne abbia bisogno”. Progetti complessi, che richiedono l’unione di tante componenti. Tra queste anche molti cittadini, che vogliono semplicemente andare a comporre una catena solidale nei confronti di chi si trovi a vivere, o sopravvivere, in situazioni drammatiche: “Mantova c’è una fortissima partecipazione. – Commenta Veronica – Durante i preparativi per la prima missione avevamo avviato anche una colletta alimentare. Una domenica pomeriggio, mentre stavamo impacchettando a porte chiuse, ho sentito bussare: era un ragazzo con un sacchetto contenente una pastina per bambini e un omogeneizzato. Lo aveva mandato la nonna, che aveva saputo della raccolta e aveva cucito appositamente anche una bandiera dell’Ucraina da unire al carico… Lacrime di commozione”. Per avere informazioni o sostenere l’impegno di Colibrì i contatti sono: www.colibrimantova.org, colibrimercatinoetico@gmail.com, veronica.barini@gmail.com. Per donazioni il codice Iban, con causale “acquisto farmaci Ucraina” è IT 40 N 01030 11503 000010505560.