Mantova C’è la domanda, non si sa ancora però quale sarà la risposta, ma per molti soggetti coinvolti quella riportata ieri dal Sole 24 Ore potrebbe rappresentare una svolta che toglie molte castagne dal fuoco: il fondo statunitense Davidson Kempner (Dk) si è fatto avanti per rilevare la società Autostrade Centro Padane, la holding di Stradivaria, che si era presa l’onere di realizzare l’autostrada Mantova-Cremona, infrastruttura di circa 70 chilometri per un costo lievitato a un miliardo di euro, a tutt’oggi ferma per via dei contenziosi incorsi fra la Regione e Stradivaria sulle carte progettuali, oltre che dalla necessità di rivedere il piano finanziario che ne garantisca la sostenibilità.
Stradivaria chiede un riequilibrio economico-finanziario della concessione, al quale la concedente Lombardia Aria che fa capo alla Regione ha sinora risposto negativamente. Peraltro, come nota il quotidiano economico, esiste anche la clausola per cui se le opere esterne considerate necessarie al traffico non vengono realizzate – cioè la bretella Tibre che collega il Tirreno al Brennero – allora Aria dovrebbe restituire comunque a Stradivaria il 10% del valore dell’opera, pur non essendo stata realizzata.
Il 10 novembre scorso si è fatta viva la Davidson Kempner alla Autostrade Centro Padane formulando un’offerta per l’acquisizione dell’intero capitale sociale. Gli azionisti sono gli enti locali di Brescia (che già avevano in gestione la Piacenza-Mantova, con concessione ormai scaduta), più quelli di Cremona, Genova e Piacenza, l’Autorità portuale di Genova e azionisti privati, tra cui Astm con il 15%. Ultima e prima, la Regione Lombardia e la sua concedente Aria. Secondo il fondo Dk, Autostrade Centro Padane vale tra i 42 e i 47 milioni. Per oggi è attesa la decisione degli enti, di Aria e del Pirellone, anche se, avverte il Sole, non è escluso che fra di loro possano esserci pareri diversi.