OGLIO PO – Il reparto di Cardiologia dell’ospedale Oglio Po di Casalmaggiore cresce: dal 1 luglio raddoppieranno i posti letto, da sei a dodici, e l’équipe medico infermieristica si arricchiranno di personale. Sono di fatto in arrivo il dottor Alberto Mazzi, cardiologo di lunga esperienza, tre infermieri e due oss. Tale fatto accade dopo un periodo difficile, causato dalla carenza di medici e infermieri che dal 2021 in poi ha determinato un progressivo ridimensionamento del reparto. Come spiega il direttore generale Ezio Belleri «La Cardiologia dell’Oglio Po torna a pieno regime, nonostante le difficoltà a reperire personale e il periodo estivo, siamo riusciti a potenziare posti letto e organico, a testimonianza che il presidio casalasco è fra le priorità strategiche dell’Asst. Come ho avuto modo di ricordare in più occasioni, – continua il direttore generale – gli ospedali di Cremona e Casalmaggiore, pur con specificità diverse, hanno la stessa importanza e meritano la stessa attenzione. Per mettere a frutto questo risultato servirà rafforzare il lavoro in rete con la medicina territoriale, i medici di medicina generale e con la cardiologia di Cremona per le procedure più complesse». Un risultato ottenuto anche dagli sforzi e dall’impegno del personale: «Ringrazio tutti i professionisti dei diversi servizi che hanno contribuito a raggiungere l’obiettivo, in particolare la Direzione medica, la Direzione aziendale delle professioni socio sanitarie, l’unità operativa Gestione e sviluppo delle risorse umane». Due notizie accolte dagli operatori con entusiasmo: «C’è chi si è commosso – spiega Luigi Moschini direttore della Cardiologia – Il ritorno dell’attività a pieno regime è un ottimo segnale per l’ospedale e per il territorio. Per questo siamo grati alla direzione strategica e ringraziamo il direttore Belleri per l’impegno preso e mantenuto in pochi mesi: io e i miei colleghi Carlo Piscicelli e Giuseppe Pellinghelli siamo davvero soddisfatti, anche per l’arrivo del dottor Mazzi che sarà di grande aiuto. Mai come in questo caso quantità significa qualità – aggiunge Moschini. L’incremento dei posti letto ci permette di seguire e dare risposte a un numero più alto di pazienti». Una soddisfazione estesa a tutto il personale: «Fa un certo effetto pensare allo stato d’animo della scorsa estate, quando la cardiologia è stata trasferita in Terapia intensiva per garantire il servizio – racconta Maruska Lukianencko coordinatrice della Cardiologia. Facendo un confronto, oggi ci sentiamo al settimo cielo. Per infermieri e oss è un risultato che ripaga dei sacrifici fatti in questi ultimi anni, tornare alla nostra specialità e poter spendere al meglio le nostre competenze».