SUZZARA Nella nottata dell’11 settembre i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Gonzaga e delle Stazioni Carabinieri di Suzzara e Moglia, al termine di una serrata attività di indagine, sono riusciti a trarre in arresto, in flagranza di reato, tre giovani marocchini, tutti senza fissa dimora, i quali, probabilmente in stato di alterazione ed armati di coltelli, avrebbero minacciato e rapinato alcuni giovani passanti incontrati casualmente poco prima per le vie del centro di Suzzara.
I tre arrestati, tutti irregolari ed uno già noto alle Forze di Polizia, avrebbero bloccato dei giovani ragazzi che passeggiavano tranquillamente per le vie del centro e ad uno di questi avrebbero sottratto il cellulare; successivamente hanno preso di mira un altro ragazzo che nei pressi di un distributore automatico stava acquistando delle sigarette ed anche in questo caso, dopo averlo minacciato brandendo degli affilati coltelli da cucina, gli avrebbero sottratto il cellulare e tentato di impossessarsi del monopattino elettrico, poi desistendo poiché scarico. Poco dopo, sempre per le vie del centro, un terzo malcapitato a passeggio in compagnia della fidanzata, veniva rapinato dell’orologio e di due orecchini d’oro. In questo caso alla vittima è stata anche usata violenza per strappargli gli orecchini. La scorribanda è continuata in danno di un ultimo giovane, anche lui incontrato casualmente, il quale – sotto minaccia dei coltelli – veniva depredato del cellulare e di un costoso paio di scarpe.
Nel frattempo era stato dato l’allarme tramite il “112” ed è stato chiesto, da parte di numerosi passanti e da alcune vittime, l’intervento dei Carabinieri i quali, dopo aver preso cognizione dei fatti ed aver ricevuto la descrizione somatica dei rapinatori, hanno iniziato le ricerche e le serrate indagini si sono concluse poco dopo con il rintraccio dei tre all’interno di un casolare abbandonato. Durante le operazioni di identificazione, uno dei tre ha tentato di opporre resistenza ai Carabinieri, divincolandosi per guadagnare la fuga, ma è stato prontamente bloccato.
Tutta la refurtiva è stata recuperata e restituita ai legittimi proprietari così come sono stati rinvenuti, e sequestrati, tutti i coltelli utilizzati per minacciare le vittime.