MILANO Terremoto al Crl. Il presidente del Comitato Regionale Lombardia, Sergio Pedrazzini, ha rassegnato le dimissioni, annunciando un’imminente fase di commissariamento. Le dimissioni sono state inviate al Presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Giancarlo Abete, nella mattinata di ieri, il giorno dopo la conclusione del percorso elettorale della Lnd 2025-2028 per l’ultima carica ancora vacante relativa alla designazione del Delegato Assembleare Effettivo e Supplente del Settore Giovanile e Scolastico in rappresentanza dell’Area Nord. Con le dimissioni di Pedrazzini decade tutto il Consiglio del Crl da poco eletto.
La decisione arriva dopo settimane di tensioni con i 12 consiglieri eletti dalla lista opposta, che hanno reso impossibile il raggiungimento di un accordo per un programma condiviso. Nel comunicato ufficiale, Pedrazzini ha spiegato che la mancanza di fiducia reciproca ha bloccato ogni tentativo di collaborazione, nonostante il sostegno di molte società che hanno richiesto la sua permanenza. «Dopo l’elezione di settembre, dove i consiglieri erano quasi tutti della lista opposta, non si sono create le condizioni per proseguire» ha dichiarato. Le tensioni si erano già manifestate durante l’Assemblea del 14 settembre, quando i consiglieri opposti avevano chiesto le dimissioni di Pedrazzini e convocato il Consiglio Direttivo senza il suo consenso. Dopo diversi tentativi di mediazione e un ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport, che ha legittimato la posizione di Pedrazzini, il presidente ha deciso di lasciare la carica, lamentando un clima di mancato rispetto istituzionale da parte dei consiglieri. «Sono consapevole – ha dichiarato l’ormai ex presidente del Crl – che l’eventuale commissariamento, quale strumento di garanzia dell’ente come previsto dai regolamenti, possa portare ad un’attività meramente ordinaria nelle prossime settimane, ma auspico un’attenta riflessione da parte degli enti preposti che possa portare in tempi rapidi alla ricostituzione degli organi regionali. Ritengo più opportuno per le società questo momento piuttosto che una situazione di impasse per i prossimi 4 anni. Rimetto in gioco una carica che le società mi hanno dato per il loro bene e per quello del Comitato».