SUZZARA Un sogno che si avvera. A Suzzara, dopo la falsa partenza di un paio di stagioni fa, torna finalmente l’hockey agonistico. Debutto importante e difficile, contro una delle regine della zona 3, il Correggio: impegno superato a pieni voti, anche se non sono arrivate vittorie. Suzzara, dopo essere stata una piazza importante del panorama hockeystico nazionale, aveva chiuso i battenti e non riusciva più a emergere. La Federazione, con Marcello Bulgarelli (Fisr Emilia) e Maurizio Corona (Consigliere Federale Fisr e presidente HC Sarazana) in testa, ha chiesto a Massimo Barbieri di provare a far rifiorire l’hockey su pista nella Città del Premio. E Barbieri ha accettato con entusiasmo. «Ho passato momenti molto duri – ha svelato – inizialmente ho tentato di affidarmi alla vecchia dirigenza, ma ormai erano tutti sfiduciati e delusi; questo mi ha fatto perdere un po’ di tempo. In questo periodo buio ho approfittato per conoscere le problematiche di questa cittadina stupenda, ma spesso pessimista. Ho dovuto anche vincere lo scetticismo che regnava nell’ambiente e per riuscire nell’impresa mi sono affidato a due delle persone che ho più vicine: una delle allenatrici, Giada Martino, per la parte tecnica e Gilberto Leonardi per la parte economica e organizzativa».
Bisogna avere pazienza e lavorare giorno per giorno prima di raccoglierne i frutti. Ed è quello che Barbieri, Leonardi e Martino hanno fatto, spinti anche da Enrico Grossi, colui che per primo aveva portato l’hockey a Suzzara. Giusto menzionare anche l’ex presidente Maurizio Leali per essere rimasto vicino e per il contributo importante che ha continuato a dare al gruppo.
A livello tecnico, Giada Martino ha deciso di avvalersi del sostegno di Alice Montoni e assieme, in due anni, hanno creato il gruppo agonistico che ha debuttato domenica. Le allenatrici sono rimaste piacevolmente sorprese dalle prestazioni dei loro draghetti. «Sono orgogliosa di tutti – ha detto Alice – e in particolare del nostro portierino che alleno con tanto impegno e che ha gareggiato per entrambe le categorie in due partite consecutive sfoderando ottime prestazioni». «L’emozione personale è stata tanta – aggiunge Giada – aspettavamo questo momento da tempo e i giovani atleti sono arrivati con la giusta carica. Questo è il primo anno in cui ci si allena realmente; abbiamo finalmente una pista da hockey, l’attrezzatura giusta e la voglia che ci ha sempre contraddistinto!».