MANTOVA Il debito pregresso non è sanato e probabilmente nemmeno sanabile, ma la situazione debitoria del campo nomadi di viale Learco Guerra parrebbe trovare la via giusta per non ricreare le condizioni delle voragini debitorie dei decenni scorsi, e che tanti mal di pancia hanno prodotto nelle casse comunali, oltre che nelle forze di minoranza, fra l’imbarazzo della maggioranza.
Il debito, come noto, trova la gran parte della sua formazione nell’accumulo di bollette non saldate. Un problema quasi “cronico”, si dirà. E lo è al punto che regolarmente tali debeanze finiscono in prescrizione dopo una decina d’anni, così come avvenuto nel passato. Risale infatti al 2016 il primo “condono” che aveva cancellato circa mezzo milione di crediti definiti inesigibili da via Roma verso gli occupanti delle piazzole del campo nomadi di viale Guerra.
Ma la situazione non si è certo andata sanando negli anni successivi. Anzi: secondo una recentissima rendicontazione della ragioneria comunale, dietro richiesta del capogruppo di Forza Italia in consiglio Pier Luigi Baschieri ha evidenziato che nel biennio 2022-2023, con l’aggiunta dei mesi del 2024 sino a oggi, il campo nomadi nel suo complesso è risultato debitore di 119.063,78 euro. Praticamente, quasi 120mila euro in nemmeno tre anni.
A queste cifre vanno aggiunti i quasi 500mila euro maturati dopo il 2016 comprensivi degli allacciamenti alle utenze di energia elettrica, acqua e tasse sui rifiuti.
Il problema, come si può bene immaginare, non era di facile soluzione. La legge regionale che regola i campi nomadi acconsente alla loro eliminazione per esaurimento; come dire che, mano a mano che le piazzole del campo vengono liberate, non verrà assegnata un’ulteriore concessione. Né è possibile sfrattare gli occupanti morosi sui pagamenti delle utenze, molto spesso schermiti dalla presenza di anziani o bambini.
Una prima strada per far pagare gli inadempienti è stata imboccata dal Comune, che già da questo mese di settembre ha attivato le colonnine di erogazione dell’elettricità per ogni singola piazzola, rispetto a prima, dove tutta l’energia elettrica era registrata su un unico contatore. A questo punto infatti può essere soggetto a provvedimento il singolo trasgressore, e non tutti gli occupanti del campo. E il risultato infatti, parrebbe dare ragione all’amministrazione di via Roma, o almeno per quanto riguarda l’utenza dell’energia elettrica, e il problema parrebbe essere risolto: da settembre in poi, comunicano gli uffici comunali su accesso atti di Baschieri, tutte le bollette dei canoni risultano essere state pagate. Sul pregresso invece, la via del condono sembra inevitabile.