Poggio Rusco Tutto confermato: dopo l’esonero di Matteo Melara, la Poggese ha ingaggiato Marco Goldoni come nuovo allenatore. Una figura che conosce bene l’ ambiente biancazzurro e che torna ad allenare nel Mantovano dopo l’esperienza di quattro anni fa con il Suzzara.
«Tornare qui è una grande emozione. Non solo per il fatto di allenare la Poggese, una società che conosco bene per essere stato anche un loro giocatore ai tempi d’oro, ma anche perché qui a Poggio io lavoro da vent’anni. Per me è davvero speciale, un po’ come un ritorno a casa, anche se so che sarà una sfida impegnativa». Onori e oneri per il “Goldo”, che dovrà rinverdire in biancazzurro i fasti di quando era giocatore. «Allenare una squadra come la Poggese è già di per sé una responsabilità. Da noi ci si aspetta tanto, perché in estate gli obiettivi erano chiari, ma in Promozione ci sono squadre di ottimo livello. Inoltre, siamo in un momento particolare: siamo rimasti con una rosa di 16 giocatori, e di questi almeno 6-7 sono giovani. Dobbiamo essere consapevoli di dover fare di necessità virtù e lavorare giorno per giorno per crescere, in attesa di rinforzi». La prima sfida importante sarà già domani contro l’Asola. Come si prepara una squadra in queste condizioni? «Il nostro “oggi” si chiama Asola, non tanto per il fatto che sarà la mia prima gara sulla panchina, ma perché arriva subito. E sarà fondamentale: l’Asola è una squadra forte, guidata da un allenatore che stimo molto come Mauro Franzini, un tecnico sa organizzare bene la squadra. Dobbiamo affrontarla con umiltà, consapevoli della nostra situazione e pronti a dare il massimo».
Goldoni conosce già alcuni elementi della squadra: «Lonighi, Vincenzi, Genova e Modena: tutti elementi fondamentalo per esperienza e carisma. Dobbiamo cominciare col piede giusto nello scontro diretto con l’Asola. Servirà pazienza, ma sono fiducioso: vedo nei ragazzi una gran voglia di fare bene e crescere. L’obiettivo è rimanere concentrati su ogni partita, senza guardare troppo avanti. Siamo in una fase di transizione, visto che i tanti infortuni delle ultime settimane ci obbligano a intervenire sul mercato». Si è parlato di tanti nomi importanti come Paloschi, Danti, ma anche Boccalari: «Magari, sono giocatori che fanno la differenza nelle loro categorie di appartenenza. Più che altro, il problema attuale è che per almeno un paio di settimane difficilmente giocatori di livello si muoveranno. E dobbiamo lavorare al meglio per sopperire alle assenze importanti di giocatori come Akinbinu e Pini».