RONCOFERRARO – Mario Fargetta aka Get Far non è solamente uno dei più conosciuti e amati dj italiani. Leggenda della musica dance degli anni 90 e membro dell’all star team Deejay Time insieme ai colleghi Albertino, Molella e Prezioso, continua a fare ballare generazioni di appassionati girando le discoteche nazionali e non solo. Lo scorso sabato al Jolly Club di Roncoferraro, nell’ambito del music party Shock Ville, è stato un’incredibile bagno di folla. Disc jockey, senz’altro. Ma Mario Fargetta è anche un produttore discografico di successo e regista radiofonico, approdato nel 2019 alla nuova radio M2O.
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Mario, come si fa a restare sulla breccia radiofonica da così tanti anni?
«La passione è fondamentale, poi, come tutte le cose, serve un pizzico di fortuna, quella che mi ha permesso di entrare a Radio Deejay e di diventare una presenza quotidiana occupandomi del mixaggio musicale delle due trasmissioni di Albertino, il Deejay Time e la Deejay Parade, i due programmi radiofonici di punta degli anni Novanta».
- È vero che il sodalizio con Linus nacque sui campi di calcio?
«In effetti fu così. Lo conobbi ai tempi di Radio Super Antenna a Monza; era il mio momento ludico alla fine della giornata di lavoro, quando facevo il tappezziere per vivere. Tra me e Linus è stata subito amicizia. Poi lui, sapendo che giocavo a pallone in categoria, iniziò a chiamarmi alle partite con i suoi amici. Un giorno mi chiamò e infilai un gol dietro l’altro. D’altronde il mio sogno a quei tempi era di fare il calciatore».
- Alla fine lui passò a Radio Milano International.
«Gli chiesi se ci fosse uno spazio per me e ricordo che mi diceva “Mario c’è crisi, tieniti quel lavoro, che per il momento va bene”. Era difficile entrare in radio ma alla fine mi chiamò».
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Negli anni Novanta i tuoi dischi sono stati ballati in tutto il mondo. Dal mitico “The music is movin” alla fortunata cover di “Music”, vecchio classico di John Miles del 1976, fu un boom inarrestabile. Il filotto di successi si completò “Your Love” , “This Time”, “Midnight”. Ce n’è uno cui sei più affezionato?
«Direi proprio Music, da cui attinsi solo una parte (la voce era di Ann-Marie Smith, con cui collaborai al remix di “Move your feet” dei 49ers, ndr). Fu veramente un successo straordinario che spopolò anche nella classifica da club inglese. Tra le produzioni musicali cito anche The Tamperer feat. Maya: da una base dei Jackson Five abbiamo realizzato una canzone nuova arrivando al primo posto di vendite in Inghilterra».
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D’estate le serate revival degli anni ’90 fanno il tutto esaurito nelle piazze, come te lo spieghi?
«Fu un decennio irripetibile, la vera esplosione della dance che io e Albertino abbiamo cavalcato. Se penso a tutte le hit che sono uscite in quegli anni mi vengono i brividi: sono canzoni che tutti conoscono, quando suoniamo insieme ad Albertino, Molella e Prezioso. E che ti mettono il sorriso».
- Appuntamenti e progetti imminenti?
«A Capodanno sarò a Forum di Assago con Max Pezzali e il 28 febbraio, sempre con Albertino, Molella e Prezioso, torneremo con Deejay Time Again».
MATTEO VINCENZI