MANTOVA Il Pisa che sbarcherà domani al Martelli per affrontare il Mantova è una squadra che in due settimane ha perso il primato in classifica, il derby con la Carrarese e due punti col Cosenza (da 2-0 a 2-2). Forse ha perso anche qualche certezza, ma di questo non è convinto Davide Possanzini: «Non credo sia così – afferma il tecnico biancorosso – . Dopo aver visto la partita col Cosenza, mi aspetto di tutto fuorchè una squadra in crisi. I nerazzurri hanno disputato una grande gara, sbagliando il rigore del 3-0 in maniera incredibile e sfortunata; il Cosenza l’ha ripresa con due eurogol, di quelli che si vedono raramente. Insomma, penso che ci aspetti una partita complicata contro un avversario di qualità, che pratica un calcio diverso dal nostro ma sta facendo bene sia in fase difensiva che offensiva. È sempre stimolante affrontare squadre di questo tipo. La classifica dice che il Pisa è più forte di noi, ma noi ce la vogliamo giocare. In partite di questo genere, poi, gli stimoli vengono da sè». Tradotto: il Mantova può puntare al risultato pieno. Anche perchè, osserva Possanzini, «quest’anno in B regna un equilibrio incredibile, che in tanti anni non ho mai visto». Pure il Mantova sta abbandonando gli alti e bassi di inizio stagione, tant’è vero che col Modena ha conquistato il terzo risultato utile di fila: «Mi ha sempre interessato di più la continuità delle prestazioni – premette Possanzini – , ma è chiaro che a questa devono corrispondere anche i numeri. Col Modena abbiamo disputato una buona partita, al di là degli errori sottoporta. Mi tengo stretto quel punto». E qui arriviamo al limite ormai cronico dell’Acm: il gol, appunto. «Credo nelle qualità dei nostri giocatori, nel lavoro e nella perseveranza – mette in chiaro il mister – . Non devo inventarmi niente per risolvere il problema del gol, solo metterli nelle condizioni di segnare». Ingaggiare un attaccante di peso a gennaio può aiutare? «Difficile dirlo: il calcio non è una scienza. Sulla carta, con un centravanti che ha sempre segnato, aumenterebbero le nostre possibilità. Io so solo che a gennaio peseremo per bene ogni mossa. Non vogliamo rovinare l’equilibrio che si è creato nel gruppo. Dunque, ogni eventuale rinforzo dovrà essere “contestualizzato” e in grado di fare la differenza a livello tecnico, altrimenti è inutile. La pensiamo tutti così: io, il direttore sportivo e il presidente».