Mantova Il Mantova è tornato a casa dalla trasferta di Cosenza con un solo punto. Il 2-2 finale strappato in rimonta ai calabresi, però, può essere visto come una medaglia a due facce. Se da un lato i biancorossi hanno dimostrato una grande reazione di squadra, dall’altro si è visto ancora una volta come le disattenzioni nei primi minuti siano costate una possibile vittoria. Le reti di Maggioni e Mancuso hanno comunque scaldato i cuori dei 138 tifosi virgiliani giunti al “San Vito-Marulla” sotto il diluvio. L’Acm ha controllato la partita per ampi tratti, come dimostra il possesso palla (63% contro il 36% dei lupi), ha calciato più volte in porta (5 contro 4) e ha effettuato più tiri rispetto ai rossoblù (13 contro 10). Tutti dati confortanti, ma che non hanno trovato pieno riscontro nel risultato. Ripercorrendo a ritroso le prime 21 giornate, c’è un aspetto in particolare che salta subito all’occhio. In 6 occasioni il Mantova è stato costretto a rimontare situazioni di svantaggio e nell’ultimo periodo la tendenza si è accentuata. Con Reggiana, Cesena, Brescia, Pisa, Sudtirol e Cosenza, i biancorossi hanno pagato a caro prezzo un avvio molle, con un possesso palla sterile e poco incisivo.
Ma non tutti i mali vengono per nuocere. Il carisma messo in campo dai ragazzi di mister Possanzini (sostituito a Cosenza dal vice Massolini e pronto a tornare regolarmente in panchina a Cittadella dopo le due giornate di squalifica scontate) non si discute, così come la dedizione in ogni partita. Però i punti a disposizione iniziano a diminuire. L’occasione di Cosenza è andata sprecata, anche se per come si era messa, è di sicuro un punto da cui ripartire, soprattutto in vista della trasferta di sabato a Cittadella. In 11 partite giocate fuori dal Martelli, Burrai e compagni hanno ottenuto 6 pareggi e 5 sconfitte. Troppo poco anche per l’obiettivo salvezza. In Calabria i virgiliani hanno saputo adattarsi al campo impervio e all’ambiente molto caldo; un buon punto di partenza da cui ripartire e la base su cui lavorare per cambiare il trend negativo lontano dal Martelli. La prossima con i padovani è una gara spartiacque e fondamentale in chiave salvezza. Le due squadre hanno gli stessi punti (24), ma sulla carta, dando uno sguardo ai numeri, si legge che i biancorossi hanno segnato più gol (24 a 17) e ne hanno subiti di meno (28 a 32). Occhio però a dare per scontata la vittoria, perché gli avversari sono reduci da 5 risultati utili di fila e nell’ultimo turno di campionato sono riusciti ad imbrigliare il Cesena, bloccandolo sullo 0-0. Mentre l’ultima sconfitta risale alla 16ª giornata, 5-0 a La Spezia. Il tempo inizia a scarseggiare e servono risultati concreti. Il Mantova deve trovare il giusto equilibrio nel gestire i primi minuti, come quando è sotto pressione.