Fondata nel 1902, la Società per il Palazzo Ducale di Mantova è l’associazione culturale più antica d’Italia nel suo genere. La sua nascita è legata a una visione lungimirante: salvaguardare il patrimonio culturale e artistico del Palazzo Ducale, uno dei complessi più importanti d’Europa, nonché di altri beni mantovani. Il presidente Sandro Sarzi Amadé ci racconta la missione, i successi e le prospettive future della Società.
Da giugno 2023 lei ricopre la carica di presidente della Società. Quali sono stati i principali obiettivi del suo mandato?
«Fin dall’inizio del mio mandato triennale, l’obiettivo è stato aprire la Società a un pubblico più ampio, coinvolgendo giovani e la comunità locale. Abbiamo lavorato su un nuovo regolamento, che sarà approvato ad aprile 2025, per rendere ancora più chiari i nostri obiettivi e valorizzare le collaborazioni. Anche il numero dei soci è in crescita: dai 200 iscritti di giugno 2023 siamo passati a circa 250. È un segno positivo, ma puntiamo a crescere ulteriormente».
La Società è nota per il suo impegno nei restauri. Può parlarci delle opere più significative a cui avete collaborato?
«Nel corso della nostra storia, abbiamo sostenuto numerosi restauri, tra cui: Il Corridoio dei Mori (1912-1913). Il soffitto della Scala di Marmo Rosso e la Saletta delle Città (1922-1923). I Gabinetti di Isabella d’Este e il Giardino Segreto in Corte Vecchia (1933). Parte del soffitto della Sala dei Fiumi (1948). Sala delle Imprese in Palazzo Te (1949-1950). La cappella di Santa Croce nel Duomo di Mantova (1986). Il restauro di una pergamena del 1135: il più antico documento che faccia riferimento al Preziosissimo Sangue (1997-2000). Il restauro della tela La caduta di Icaro di Giulio Romano (2012). Tra i nostri interventi più recenti c’è il cofinanziamento del secondo lotto di catalogazione delle opere marmoree mantovane, in collaborazione con la Fondazione BAM. Questi interventi testimoniano il nostro impegno costante per la conservazione del patrimonio artistico mantovano».
Quali progetti ha in programma per il futuro?
Abbiamo in animo numerosi progetti con scuole mantovane. Per il 2025 abbiamo scelto come tema il XVIII secolo, un periodo storico affascinante per Mantova, ma spesso poco valorizzato. Per i primi tre mesi del 2025 ( la calendarizzazione degli eventi è trimestrale n.d.r) sono diverse le conferenze e visite guidate: il 12 gennaio si è tenuta la conferenza ‘Palazzo Ducale dopo i Gonzaga’ a cura di Claudia Bonora Previdi. Il 25 gennaio ci sarà la visita alla mostra “ Nell’oro Impressa”, accompagnati da Massimo Rossi, numismatico e curatore scientifico dell’esposizione. L’8 marzo, visita a Pavia, in primis al Castello Visconteo ( edificato tra il 1360-65, e nel già 1366 Galeazzo Il scriveva a Guido Gonzaga a Mantova per richiedere i migliori pittori in circolazione per poterlo decorare).
Come si può diventare soci della Società e quali vantaggi comporta?
«L’iscrizione annuale costa 60 euro, ridotta a 20 euro per studenti e familiari. I soci possono accedere gratuitamente al Palazzo Ducale ogni volta che lo desiderano, presentando la tessera. Inoltre, ricevono la nostra rivista La Reggia e partecipano gratuitamente a conferenze, mostre e visite organizzate dalla Società: diventano mecenati del patrimonio culturale. Le conferenze sono comunque sempre aperte a tutti: coinvolgiamo ricercatori per parlare delle loro ricerche, e questo ci aiuta a risvegliare l’interesse della comunità. Invito tutti gli interessati a visitare il nostro sito ufficiale societapalazzoducalemantova.com per ulteriori dettagli».
Qual è la struttura della Società?
«La Società è gestita da un consiglio direttivo composto da persone qualificate e appassionate. Io ne sono il presidente, affiancato dalla vicepresidente Roberta Piccinelli, conservatrice dei Musei Mantovani, e dalla segretaria Patrizia Chevez Gobio Casali. Il nostro tesoriere è Luca Barbieri, mentre Alessandro Colombo dirige la rivista La Reggia. Tra i consiglieri abbiamo Giulia Braccaioli, Claudia Bonora Previdi, Maria Carnesalini e Ivette Zavattini, che coordina il gruppo Cultura. Completano l’organigramma il Collegio dei Revisori dei Conti e il Collegio dei Probiviri».
La Società è attiva anche nella pubblicazione di libri e riviste. Può parlarci di queste iniziative?
«La nostra rivista trimestrale “La Reggia” è un punto di riferimento per gli appassionati di storia e arte. Negli ultimi anni abbiamo anche pubblicato volumi dedicati alla storia del Palazzo Ducale, tra cui “Palazzo Ducale: Nuove acquisizioni 2011-2020”. Continuiamo a finanziare e promuovere progetti editoriali che valorizzano il patrimonio mantovano».
Qual è la visione della Società per il futuro?
«Il nostro obiettivo è far sì che il Palazzo Ducale parli alla città e ai suoi abitanti. Vogliamo coinvolgere sempre più persone, organizzando eventi aperti a tutti e collaborando con studiosi, scuole e istituzioni locali. La cultura è un bene di tutti, e noi siamo qui per preservarla e trasmetterla alle generazioni future». Antonia Bersellini Baroni