ALTO MANTOVANO – L’ultimo episodio risale alla mattinata di sabato scorso, quando un mezzo pesante che stava viaggiando in direzione di Gazoldo degli Ippoliti è uscito di strada perdendo parte del cassone e il carico di legno e compensato. Si tratta solamente dell’ultimo caso di un mezzo pesante che lungo la Postumia è andato a finire nel fosso che costeggia la carreggiata.
In realtà gli episodi sono decisamente numerosi. A marzo del 2024 – all’incirca un anno fa – erano stati eseguiti interventi di ripristino delle banchine stradali. Ma capita piuttosto spesso che mezzi pesanti, in quei circa 8 chilometri che separano Gazoldo e Mosio di Acquanegra sul Chiese, vadano a finire nel fossato a lato della strada.
E così la Postumia, pian piano, sta assumendo le sembianze di un campo di battaglia. Lungo quegli otto chilometri, infatti, non si possono non notare almeno quattro punti – in entrambe le direzioni di marcia – dove mezzi pesanti sono usciti di strada. Dopo il ripristino della situazione infatti vengono installati cartelli che segnalano il pericolo e che, giocoforza, rimangono sul posto fino all’intervento di manutenzione successivo.
Come noto tra Gazoldo e Acquanegra la Postumia è particolarmente stretta e già da più parti sono arrivati appelli affinché vengano trovate le risorse per procedere ad un ampliamento della carreggiata. Tale lavoro però richiede la disponibilità di decine di milioni di euro.