Mantova “Covid-19: fuga da Mantova”. Sembra quasi il titolo di un film horror. Ma è esattamente quanto sta accadendo al Kaos. La formazione biancorossa, alla sua prima esperienza in serie A, rischia di riprendere, nel caso succedesse, il campionato senza gli assi brasiliani. Ieri la società virgiliana ha incontrato i giocatori per spiegare la situazione in cui si trova l’Italia e in particolare la zona di Mantova. «Ma ancora prima che iniziassimo a parlare – spiega il ds Cristiano Rondelli – avevano già deciso». Parrel, Cabeça, Dimas hanno deciso di lasciare Mantova per tornare in Brasile. In questo periodo in Sudamerica comincia il campionato e hanno la possibilità di trovare squadra. Un fuggi fuggi immediato, perchè rischiavano di non partire a causa delle restrizioni. Chissà, magari è un arrivederci al prossimo anno. Non potendosi allenare, il gruppo si sta sfaldando nel vero senso del termine. Gli italiani sono rientrati nelle rispettive città. L’unico che ha scelto di rimanere è capitan Leleco, che sembra aver preso a cuore la realtà virgiliana. Attende sviluppi, così come magari attende Kytola, che è stato accompagnato in aeroporto. Il finlandese è tornato in Patria per gli impegni della Nazionale. «Purtroppo questo è il momento – ha spiegato Rondelli -. Sicuramente sono delle scelte che non dipendono da noi, ma dal contesto che stiamo vivendo in questo periodo. E’ una situazione difficile per tutto il movimento, se non per le grandi squadre che invece vogliono portare a termine la stagione per conquistare trofei e l’Europa. Se il campionato dovesse riprendere siamo pronti a finire la stagione con l’Under 19. Poi magari qualcuno torna».
Amareggiato anche mister Milella. «Capisco perfettamente la scelta dei giocatori. E’ un momento di grande incertezza e i giocatori, avendo una famiglia, devono fare i loro interessi. Qui non siamo professionisti. All’estero stanno arrivando piano piano le notizie dall’Italia, che ovviamente non sono buone e le famiglie sono molto preoccupate». Milella è pessimista sulla ripresa del campionato. «Più passa il tempo e più mi rendo contro quanto sia complicato proseguire la stagione. E’ un momento di grande emergenza e ovviamente lo sport passa in secondo piano, come è giusto che sia».
Come è stato detto nei giorni scorsi, molte società sono alle prese con gli stessi problemi del Kaos: allenamenti annullati e giocatori in partenza. La Divisione al momento ha preso atto e si è adeguata a quanto comunicato dalla Lnd, sospendendo tutta l’attività fino al 3 aprile. Nei prossimi giorni si dovrà valutare come e se ripartire, cercando d’incastrare tutti gli impegni: campionato, playoff, Coppa Divisione e Final Eight di Coppa Italia. Molto difficile.