QUISTELLO – Alla fine, dopo quasi tre ore, piegata dal dolore per le percosse ricevute, si è decisa: insieme agli amici con i quali si trovava, verso le 3 della notte tra sabato e ieri ha chiamato l’ambulanza ed è stata portata al Poma. Sanguinante e dolorante per le percosse che qualche ora prima aveva ricevuto dal fidanzato violento. L’ennesimo episodio, a quanto pare: ma nonostante questo lei, una 35enne di Quistello, neanche dopo le botte dell’altra notte ha voluto denunciare il suo compagno, un pregiudicato di qualche anno più grande residente a Reggiolo.
La prima chiamata ai soccorsi e ai carabinieri era arrivata verso l’una della notte: la giovane, 35enne italiana residente a Quistello, da qualche passante infatti era stata vista a piedi, da sola, nella notte, lungo la strada che collega San Benedetto Po e Quistello. Proprio lungo il percorso qualcuno ha avuto il buon cuore di fermarsi e darle uno strappo fino a Quistello, dove la ragazza abita. La giovane, già molto malconcia, a piedi si stava dirigendo verso il proprio paese da San Bendetto, dove a quanto pare poco prima si trovava con il fidanzato. Ma proprio a San Benedetto, per motivi ancora non del tutto chiari, qualcosa ha fatto scattare la furia del suo fidanzato. Il quale appunto l’ha picchiata ripetutamente e con violenza.
Provata, dolorante e spaventata, a quel punto la 35enne, da sola, si è incamminata nella notte in direzione di Quistello. Dove alla fine è arrivata accompagnata da un passante che le aveva dato uno strappo.
Vicenda conclusa? No. La giovane, arrivata in paese, si era portata in un bar in centro. E, da lì a poco, sul posto è arrivato anche in suo fidanzato, evidentemente fuori di sé e intenzionato a proseguire nel vero e proprio pestaggio ai danni della giovane. Tanto che l’uomo alla fine è stato fermato solamente grazie all’intervento di alcuni altri avventori del bar. Quando, da lì a qualche istante, sono arrivati i carabinieri della stazione quistellese, l’energumeno stava brandendo parte di una rastrelliera per posteggiare le biciclette. E anche i militari, tra spintoni e insulti, hanno avuto il loro bel da fare per contenere l’uomo. Il quale alla fine è stato ricondotto alla ragione e, portato in caserma, se l’è cavata con una denuncia a resistenza a pubblico ufficiale e il sequestro dell’auto, risultata senza assicurazione.
Stando alle testimonianze raccolte dai militari, infatti, il violento già diverse volte, nell’arco di un anno circa di fidanzamento con la 35enne, avrebbe alzato le mani nei confronti della ragazza quistellese. Ma lei, a quanto pare, non l’avrebbe mai denunciato nemmeno dopo ripetuti episodi. E nemmeno nella notte tra sabato e ieri, nonostante tutto l’accaduto, lei lo ha denunciato.
Alla fine la 35enne, rimasta con alcuni amici in un bar di Quistello, parecchio dolorante, si è decisa a chiamare il personale del 118. Verso le 3.30 della notte è stata portata al pronto soccorso dell’ospedale Carlo Poma di Mantova: labbro e naso sanguinanti, gomito se non rotto comunque lesionato. In ambulanza e in ospedale, al personale medico che le ha chiesto cosa fosse successo, la ragazza si sarebbe limitata a spiegare di essere caduta dalle scale.