VIADANA – Prendendo spunto dall’interrogazione presentata dal capogruppo di “Uniti per Viadana” Nicola Federici – documento relativo alla causa da 254mila euro tra l’ente locale e la società Banca Farmafactoring spa relativamente all’illuminazione pubblica -, il sindaco Nicola Cavatorta interviene per dare la propria lettura della situazione: «Chiunque domattina può svegliarsi e fare causa al Comune. Da lì a dire però che l’ente deve per forza di cose soccombere sempre, è una forzatura politica più che realistica». Dalle parole del primo cittadino traspare comunque ottimismo in merito alla vicenda e ad altre situazioni analoghe: «Come amministrazione comunale siamo a conoscenza delle varie ipotesi possibili. Ma posso dire che la situazione delle cause è sotto controllo e che l’ente ha le spalle larghe per far fronte a tutte, difendendosi e avendone i numeri».
Dall’esponente dell’esecutivo una stoccata ai rappresentanti dem: «Le somme accantonate esistenti hanno sempre passato il parere favorevole dei revisori dei conti, anche quelle dovute a situazioni create da scelte effettuate dai consiglieri Pd e Psi quando erano al governo».
Naturalmente accolta la richiesta di accesso al fascicolo e alla documentazione richiesta dal capogruppo della lista “Uniti per Viadana”: «Stiano tranquille quindi le minoranze: saranno forniti i documenti che spettano loro per legge, in primis per trasparenza e in secondo luogo perché non abbiamo niente da nascondere».
In chiusura Cavatorta si toglie un sassolino dalla scarpa relativamente alla gestione dell’ente prima del 2015, quando i rapporti di forza a palazzo Matteotti erano invertiti: «Gli esponenti di opposizione si interroghino piuttosto su come hanno gestito il Comune fino al 2015 e se per il presente e il futuro dovesse emerge in loro qualche timore, allora dovrebbero optare per la scelta di un ruolo più facile in questo periodo storico nel quale di certo le difficoltà non mancano. Nel frattempo noi andremo avanti con decisione e coraggio».