MANTOVA La Polizia Locale di Mantova ha festeggiato il Santo Patrono, San Sebastiano, che quest’anno ha avuto luogo all’insegna della sobrietà vista l’attuale situazione epidemiologica. Il Sindaco Mattia Palazzi e l’Assessore alla Polizia Locale Iacopo Rebecchi, hanno ricevuto presso la Sala Consiliare di Via Roma il Comandante Paolo Perantoni e una delegazione di ufficiali e agenti del Comando di viale Fiume. Il Sindaco e l’Assessore hanno espresso apprezzamento per l’impegno profuso da tutti gli appartenenti alla Polizia Locale che, in un anno particolarmente difficile e impegnativo, non hanno mai smesso di fornire il proprio contributo in termine di presenza sul territorio per garantire il rispetto delle regole dettate per il contrasto al contagio da COVID 19 e di vicinanza e assistenza alla popolazione. Nell’occasione il Sindaco l’Assessore e il Comandante hanno consegnato attestati di riconoscimento a 8 operatori che si sono particolarmente distinti nel 2020.
Sono stati premiati con attestato di merito del comandante: il vice commissario Simone Staboli, l’Assistente Domenico Falanca, l’Assistente Manuel Piccoli, l’agente scelto Giuseppe Mario Messineo e l’agente Marco Prevedelli, a testimonianza della professionalità, dell’acume investigativo dimostrato in occasione dell’intervento che ha portato all’arresto di due persone, nell’ambito di un’operazione congiunta con la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri. Le indagini permettevano di individuare gli autori di numerosi furti commessi su auto di grossa cilindrata che avevano generato scalpore sulla stampa locale e allarme sociale. L’operazione si concludeva con l’arresto in flagranza di due dei tre autori dei furti.
Attestato di merito del sindaco: Il sovrintendente Mirko Soldati e l’agente Debora Bettola a testimonianza della professionalità dimostrata, ben oltre i compiti d’ufficio, poiché soccorrevano un’anziana persona, in attesa dell’ambulanza dopo una caduta accidentale, che improvvisamente perdeva conoscenza e andava in arresto cardiaco. Con estrema prontezza e senza indugio veniva praticato un insistente massaggio cardiaco fino a rianimare la persona. L’intervento risultava determinante per salvargli la vita.