MANTOVA – Fine di un incubo. Il cantiere infinito, o che tale era considerato, questa volta ha davvero i giorni contati. Dopo 9 anni, dal maggio del 2012, quando il terremoto aveva compromesso la statica di Palazzo del Podestà, finalmente piazza delle Erbe ritroverà i propri monumenti medievali liberi da impalcature. Lo smontaggio è già iniziato nei giorni scorsi nella parete sud del Podestà, ma da ieri è iniziato anche lo smantellamento delle imponenti pensiline che sovrastavano il lato ovest dell’attiguo palazzo della Ragione: un camminamento di cantiere, utile al caricamento dei materiali del Podestà, mentre gli interventi sul palazzo della Ragione sono terminati da anni.
La fine del cantiere, secondo il cronoprogramma annunciato da tempo dal settore lavori pubblici di via Visi è fissata per la giornata di venerdì 21 maggio. Fine, quantomeno, per ciò che attiene all’esterno del palazzo. Rimarrà ancora per qualche tempo, ma senza interessare le parti verticali del monumento, la piccola recinzione che interessa l’accesso del Sottoportico del Lattonai. Il resto della piazza invece verrà liberato, rendendo quindi ai ristoranti l’intera estensione del plateatico.
L’annuncio atteso da tempo è stato confermato anche dal primo cittadino che ha ribattuto la notizia sui social network: «Un altro passo decisivo per liberare piazza Erbe. È iniziato lo smontaggio dei piloni e del ponteggio installato nel gennaio del 2013 dopo il terremoto. Senza i 9 milioni che abbiamo ottenuto nel 2017 questi ponteggi sarebbero rimasti ancora per molti anni».