MANTOVA Dopo l’addio di Troise, che non ne voleva sapere di un ridimensionamento del progetto sportivo, dovuto ad una serie di vicende che hanno coinvolto la proprietà, oltre ai costi aggiuntivi della pandemia, nella passata stagione, i tifosi biancorossi hanno iniziato a preoccuparsi anche della posizione di capitan Filippo Guccione, che nonostante il rinnovo fino al 2024, in fase di mercato potrebbe ricevere delle offerte da altre società di C con ambizioni importanti, o anche di Serie B. Nell’intervista rilasciata alla Voce, il patron Maurizio Setti, ha definito Guccione come uno dei punti fermi del Mantova del prossimo anno.
E anche ieri, il numero 10 biancorosso, a margine della toccata e fuga al Camp del Settore Giovanile, ha rinnovato la promessa fatta qualche mese fa. «Ho un contratto lungo e il mio futuro non lo vedo lontano da Mantova. Dopo una stagione come quella scorsa è normale che qualche società si possa fare avanti e credo che possa essere contento anche il Mantova, ma la mia volontà è chiara e non vedo l’ora d’iniziare».
Guccione sembra non scomporsi di fronte a un cambio di rotta della società, che magari dopo un anno positivo avrebbe potuto pensare ad alzare l’asticella. «Da parte di noi giocatori c’è il massimo rispetto per le scelte della società, che comunque ha dei progetti ambiziosi. Se non fosse così non avrebbe fatto certi investimenti per le strutture. Uno dei motivi del mio rinnovo – prosegue Guccione – è la stima che il patron insieme a tutta la dirigenza ha sempre mostrato nei miei confronti. Felice del mio ruolo di capitano».
E a breve anche per il bomber di Bergantino ci sarà modo di confrontarsi con mister Lauro, arrivato per sostituire Troise. «Dispiace per il mister. Con lui lo scorso anno avevamo fatto un percorso importante, ha esposto le sue ragioni, ma sono scelte che non riguardano il gruppo squadra. Non vediamo l’ora di cominciare con Lauro perché ci aspetta un campionato lungo e difficile». Guccione guiderà un gruppo che avrà un’età media più bassa rispetto alla stagione scorsa. Starà ai giocatori dimostrare di valere la maglia biancorossa. «Precludersi ogni possibilità ancor prima di iniziare è sbagliato – dice SuperPippo – tempo al tempo, anche perché l’anno scorso ci sono state delle squadre che hanno puntato sui giovani e sono riuscite ad eliminare dai play off avversarie molto blasonate».
Molto dipenderà anche dal girone in cui finirà il Mantova, anche se tanti danno per scontata la presenza dei virgiliani nel gruppo A (nord). «L’importante è poter giocare con delle piazze importanti, sperando che i tifosi possano tornare negli stadi. Poi spetta a noi. Ma una cosa la voglio dire: chi viene a giocare a Mantova deve avere personalità. In questa squadra non servono fighetti».
Tommaso Bellini