Più No Vax che No Green Pass. Niente ferie per una trentina di contestatori

MANTOVA Si sono ritrovati puntuali in pieno centro storico per il quarto sabato consecutivo anche se, a dir il vero, in un numero ben più esiguo rispetto alle precedenti adunate. Nuovo sit-in, ieri pomeriggio in piazza Sordello dei “No green pass” o se vogliamo di ciò che ne resta. Complice forse anche la temperatura decisamente torrida, a suonare la carica alla vigilia di Ferragosto contro le recenti misure imposte dal governo per fronteggiare la diffusione del covid si sono infatti ritrovate solamente in una trentina di persone o poco più. Una sparuta presenza dunque tra slogan già ben collaudati e cori invece del tutto inediti; il tutto, senza cortei o comizi così come occorso nelle precedenti ultime due manifestazioni, e protrattosi per una ventina scarsa di minuti, sotto l’occhio vigilie delle forze dell’ordine schierate ai margini della piazza. A partire dalle 18.30 si è quindi formato un piccolo cerchio umano con adagiato al suo interno uno striscione riportante la frase: “Non siamo criminali, la Costituzione garantisce le nostre libertà”. Scanditi dal ritmo costante di battimani ecco scattare i primi slogan, tra cui, oltre agli evergreen “Libertà”, “Verità”, “Basta dittatura” e “Giù le mani dai bambini”, le new entry “Norinberga”, “Governo, vaccini, assassini”, “Liberi uniti senza vaccini” e “Vaccini ai bambini roba da assassini”. Immancabili inoltre gli insulti espliciti contro il governo nella figura del premier Mario Draghi così come, a fare da contraltare, gli applausi in onore del dottor Giuseppe De Donno, ricordato in tale circostanza con un apposito coro: “Giuseppe De Donno è vivo ed è qui con noi”. Prossimo appuntamento con la protesta anti “dittatura sanitaria”, molto verosimilmente fissato per la prossima settimana.