MANTOVA Grande partecipazione stamattina al presidio di protesta organizzato dal Consorzio agrituristico mantovano per la continuità del mercato contadino di Borgochiesanuova.
L’ordinanza del 24 febbraio 2020 del Comune di Mantova, infatti, ha sospeso il mercato di Borgochiesanuova di sabato 29 febbraio, nonostante l’ordinanza regionale del 24 febbraio 2020 ne consentisse lo svolgimento. Tant’è che, nella stessa giornata, molti altri mercati contadini si sono svolti regolarmente in tutta la Lombardia così come si sono tenuti i mercati ambulanti con la partecipazione dei soli banchi alimentari.
Per non parlare dell’Emilia Romagna e del Veneto, in cui i mercati contadini non sono mai stati sospesi. Durante la manifestazione, è stato particolarmente apprezzato il cartello che richiamava l’evidente contraddizione tra la chiusura del mercato contadino che si svolge n uno spazio aperto di 1.509 mq e la contestuale apertura di un supermercato, a pochi decine di metri, che presenta una superficie di vendita, al chiuso, di 350 mq, con ben maggiori pericoli di contagio. La configurazione dell’area del mercato contadino di Borgochiesanuova permette di regolare l’afflusso, sono disponibili termometri ad infrarossi per misurare la temperatura e gel igienizzanti e gli operatori del mercati si impegnano a prevenire eventuali assembramenti di presenze di fronte ai banchi di vendita dei produttori agricoli.
I cittadini, inoltre, hanno salutato positivamente l’attivazione del nuovo servizio di ritiro presso la dispensa del Consorzio della spesa di prodotti solitamente presenti al mercato, ad ulteriore conferma del gradimento delle risposte che i consumatori hanno sperimentato in questi anni. Un nuovo servizio, complementare al mercato, che il Consorzio ha in programma di sviluppare in tempi brevi, unitamente alle consegne a domicilio nell’area della grande Mantova.
La sospensione dei mercati contadini sta creando forti difficoltà alle aziende che partecipano ai mercati contadini. Svolgono una funzione alternativa, importante, all’affollamento dei supermercati e al maggior pericolo di contagio.
Sono ormai 150 le aziende agricole che formano la rete dei mercati contadini gestiti dal Consorzio agrituristico mantovano. Si tratta di aziende con allevamenti e coltivazioni rivolte, soprattutto, alla vendita diretta. Inoltre, si troverebbero in estrema difficoltà senza questa opportunità economica, perché non saprebbero dove collocare i loro raccolti, spesso deperibili, e non potrebbero contare su risorse indispensabili per far fronte agli oneri assunti per attrezzare la loro attività. Con le sospensioni di questi giorni, stanno emergendo pesanti problemi di liquidità, crescenti difficoltà a far fronte ai mutui e agli oneri tributari, e riduzioni del personale addetto alle vendite e ai lavori agricoli. Un danno che rischia di appesantirsi se saranno confermate le limitazioni in atto, con gravi ipoteche sul futuro di tante aziende agricole.