MANTOVA – Sei ore da Roma a Mantova. Tanto ci ha impiegato il Frecciarossa “alta velocità” 9328 partito da Roma Termini il 17 giugno e arrivato a destinazione all’1,30 del giorno dopo. Un’odissea che si sarebbe potuta evitare o meglio che alcuni passeggeri, se avvisati per tempo, si sarebbero potuti risparmiare.
Procediamo con ordine. Il treno in questione è annunciato in partenza da Termini con un ritardo di “soli” 5 minuti, quindi alle 19,30 invece delle 19,25. I passeggeri però non sanno (ancora) che alle 18.45 – quindi ben 40 minuti prima della partenza del convoglio 9328 – “la circolazione è rallentata per verifiche tecniche sulla linea nei pressi di Idice” – leggeranno poi sul sito di Trenitalia – richiesto l’intervento dei tecnici per consentire la regolare ripresa della circolazione. I treni Alta Velocità possono essere instradati sulla linea convenzionale e registrare un maggior tempo di percorrenza fino a 50 minuti. Seguono aggiornamenti”.
Sul treno che lascia prima la stazione Termini e poi quella di Tiburtina, i viaggiatori prenotati nella carrozza n. 10 sono piuttosto impegnati a trovare un’altra sistemazione nelle carrozze adiacenti. Nella n. 10 infatti non si può stare, il riscaldamento (non l’aria condizionata) rende la carrozza invivibile. Tra questi una mamma con un bambino piccolo con tanto di passeggino e bagagli, turisti stranieri che vengono invitati a lasciare il proprio posto e si guardano intorno increduli.
Il bello però deve ancora arrivare. Alle 20.51 i passeggeri ricevono sui propri cellulari un messaggio da parte di Trenitalia. “Gentile Cliente, La informiamo che, a causa di verifiche tecniche sulla linea, la circolazione è fortemente rallentata tra Bologna e Firenze. Pertanto, i treni potrebbero subire ritardi e deviazioni di percorso. Qualora decidesse di riprogrammare il viaggio può rivolgersi direttamente al personale di Customer Care in stazione e alle biglietterie oppure contattare il call center al numero 06 3000 opzione 0 (attivo tutti i giorni 24h su 24h). Rimborso: qualora decida di rinunciare al viaggio può richiedere il rimborso integrale del biglietto, dal momento in cui si verifica l’evento e fino a un anno dalla data dello stesso, presso le biglietterie di Trenitalia, chiamando il Call Center al numero 06 3000 opzione 3 (attivo tutti giorni 24h su 24h) o compilando la richiesta online alla seguente pagina internet: http://reclami-e-suggerimenti.trenitalia.com/rimborsi/Anagrafica.aspx, previa attestazione della rinuncia al viaggio, fornita nel momento in cui si è verificato l’impedimento al viaggio, da parte del personale Trenitalia o chiamando il Call Center al numero 06 3000 opzione 3 (attivo tutti i giorni 24h su 24h). Distinti saluti, Customer Care Frecciarossa”. La rabbia cresce di pari passo con il ritardo che continua ad accumularsi. Quando il treno sarebbe dovuto arrivare a Firenze si trova ancora ad Arezzo. I passeggeri iniziano le ricerche su Internet e scoprono della segnalazione del guasto alle 18,45. Perché non sono stati avvisati prima della partenza da Roma Termini e solo dopo 80 minuti di viaggio? Qualcuno telefona al numero dell’sms. Serve solo a ricevere la conferma dei minuti di ritardo che si accumulano e l’affermazione che quel messaggio è stato inviato a tutti i passeggeri prenotati ma si riferisce solo a quelli che ancora devono salire sul convoglio. Della serie si salvi chi può. Previsioni sull’orario di arrivo non le fa nemmeno il capo treno. “Arriveremo, con ritardo, ma arriveremo”, il laconico commento. Il treno entra nella stazione di Firenze Santa Maria Novella quando sarebbe dovuto arrivare a Mantova. A Firenze un’altra sorpresa: altri treni sono in attesa di proseguire il viaggio verso Bologna, alcuni sono fermi in stazione già da 40 minuti. Arrivano i viveri: una bottiglietta d’acqua e uno snack salato. Il treno 9328 riparte da Firenze con i passeggeri ormai rassegnati. Arriveranno a Mantova solo all’1,30 quando la app di Trenitalia, nella sezione Infomobilità per conoscere i ritardi dei treni, a chi digita 9328 chiede se vuole conoscere lo stato del treno partito il 17 giugno o il 18 giugno.