MANTOVA Presa in carico precoce del paziente oncoematologico anziano fragile in simultaneous care. Il progetto è stato avviato il primo gennaio 2019 da MantovAIL in collaborazione con l’ASST di Mantova e si propone di offrire un supporto a domicilio, mirato alla qualità di vita, per i malati e per le loro famiglie, non solo attraverso la terapia specifica, ma anche tramite la cura degli aspetti psicologici, sintomatologici, spirituali e sociali.
Ciò presuppone una strategia integrata in cui i profili di cura siano disegnati in modo flessibile per adattarsi agli specifici bisogni di ciascun malato. Il progetto comprende l’attivazione di un contratto libero-professionale della durata di 18 mesi per un medico dedicato alla cura domiciliare dei pazienti oncoematologici e prevede la collaborazione delle S.C del Servizio Trasfusionale e delle Cure Palliative dell’ASST di Mantova.
Il valore di questo progetto è stato riconosciuto dalla Fondazione Comunità Mantovana Onlus che ha deciso di finanziarlo nell’ambito del 4° bando 2018. I pazienti oncoematologici, se paragonati a quelli affetti da tumori solidi, accedono con minore frequenza alle cure palliative. Tale discrepanza può essere attribuita anche a fattori di tipo organizzativo e alla particolarità del comportamento della malattia, che spesso porta a una tardiva sinergia tra ematologo e palliativista nel percorso assistenziale di questi malati. Poiché i tumori ematologici rappresentano circa il 10 per cento delle cause di morte da neoplasie, le Cure Palliative dovrebbero essere integrate precocemente con le terapie specifiche.
I pazienti affetti da malattie ematologiche presentano, infatti, bisogni complessi e mutevoli nel tempo, soprattutto in relazione a fattori clinici e psicologici, e la possibilità di controllare i sintomi ed effettuare alcuni trattamenti, come le emotrasfusioni, da parte di una equipe esperta presso il proprio domicilio, invece che in ospedale, assicura loro una miglior qualità della vita.