Arredo urbano in centro: ordine, simmetria e semplicità

MANTOVA Si è tenuto l’incontro sul nuovo regolamento per l’arredo urbano del Comune di Mantova presso la sede di Confcommercio Mantova dove sono state presentate le linee guida che saranno adottate, e, in particolare l’uso dell“abaco”, un documento visivo che facilita l’interpretazione delle regole per l’occupazione degli spazi pubblici. Giampietro Ferri, presidente di Fipe Mantova, ha esordito: «È fondamentale supportare chi vuole investire adeguandosi a queste linee, e vengono offerte agevolazioni come sconti fino a 5.000 euro sul canone unico per tre anni». L’assessore alle Attività Produttive, Iacopo Rebecchi, ha evidenziato l’importanza di aggiornare un regolamento che risaliva al 2001: «Dopo vent’anni, era necessario intervenire per mettere ordine tra i plateatici, soprattutto nel centro storico e nelle zone Unesco. Il vecchio regolamento rifletteva stili e gusti dell’epoca, ma nel tempo si è persa una visione coerente, con soluzioni spesso fantasiose e poco adatte al contesto». E precisa: «L’abaco è suddiviso in ambiti (A, B, C), con maggior rigore nelle zone centrali e più flessibilità in periferia. Chi sceglie soluzioni conformi alle linee guida dell’abaco potrà ottenere un’autorizzazione più rapida, anche grazie all’accordo con la Soprintendenza», ha aggiunto l’assessore, ribadendo l’impegno a semplificare le procedure per chi presenta progetti personalizzati che richiedono però una valutazione più approfondita. L’architetto Stefano Gorni Silvestrini, redattore del regolamento, ha spiegato nel dettaglio i principi stilistici e tecnici: «Simmetria e ordine sono le parole chiave. L’abaco, che è stato un lungo lavoro, aiuta a scegliere arredi che rispettino l’equilibrio urbano senza creare caos visivo». Ha sottolineato anche l’importanza della “zonizzazione”: «Abbiamo identificato tre aree (A, B, C) con diverse esigenze di tutela. L’area A, sotto i portici del centro storico, richiede arredi discreti e uniformi, mentre in periferia (area C) è concessa maggiore flessibilità. L’obiettivo è garantire che ogni plateatico si integri armoniosamente con l’ambiente circostante, valorizzando la città e rendendola accogliente».
Antonia Bersellini Baroni