MANTOVA Prosegue l’attività del Gruppo Interforze Antimafia della prefettura di Mantova nella prevenzione e contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto economico e produttivo della provincia; sono già cinque i provvedimenti interdittivi emessi nell’ultimo anno. Il prefetto di Mantova Gerlando Iorio, ha adottato un ulteriore provvedimento interdittivo nei confronti di una società, operante nel settore dell’edilizia, con sede legale nell’Alto Mantovano: la sede operativa, invece, veniva mantenuta in Campania con collegamenti con la locale criminalità organizzata.
«Il quadro d’insieme oggetto, nella circostanza, di approfondite valutazioni in sede di Gruppo Interforze Antimafia – si legge in una nota prefettizia – grazie alle risultanze investigative messe a disposizione dalle forze di polizia e, in particolare dal Gruppo Interforze Centrale presso il Dipartimento di Pubblica Sicurezza, presentava molti elementi di criticità ed evidenti profili di preoccupazione sotto l’aspetto del condizionamento criminale camorristico rispetto all’attività aziendale, che hanno reso necessaria l’adozione di un provvedimento interdittivo, con l’effetto di limitare la capacità giuridica della società destinataria, impedendole di avere rapporti con la pubblica amministrazione».
Nello specifico, infatti, la società interdetta stava effettuando un percorso di crescita rispetto all’attuale interlocuzione tramite affidamenti diretti con le amministrazioni locali del territorio, proiettandosi verso la partecipazione a gare pubbliche.
«Le situazioni esaminate – prosegue la nota – evidenziano la necessità di operare affinché in capo alle pubbliche amministrazioni, soprattutto a quelle che svolgono funzioni di stazione appaltante, si rafforzi sempre di più una chiara percezione del fenomeno dell’infiltrazione mafiosa e, di conseguenza, una maggiore consapevolezza della necessità di dotarsi di strumenti, misure e accorgimenti utili, soprattutto in chiave preventiva e precauzionale.
Proprio in quest’ottica, alla luce della considerazione che l’ingente disponibilità di fondi pubblici derivanti dal Pnrr in ambito territoriale possa stimolare gli appetiti delle consorterie criminali e configurare il rischio che interessi non pienamente legali si inseriscano nelle procedure di erogazione dei fondi, è stato sottoscritto, l’8 luglio 2022 in prefettura, il documento contenente le “linee guida per l’attuazione delle progettualità del Pnrr”. La predisposizione delle linee guida è frutto di un processo di condivisione che ha avuto luogo in sede di Gruppo Interforze Antimafia e grazie alle interlocuzioni con gli altri attori del territorio, in primis i responsabili delle stazioni appaltanti dei Comuni.
È stato così istituito l’Osservatorio Permanente sull’attuazione del Pnrr, composto dai responsabili delle Stazioni uniche appaltanti (Sua) e delle Centrali uniche di committenza (Cuc) presenti sul territorio provinciale, che svolge una fondamentale azione di confronto e di informazione con i rappresentanti del Gruppo Interforze Centrale.
Nell’ambito delle funzioni dell’Osservatorio, è stata deliberata l’adozione della “check-list indicatori di anomalia”, che prevede l’individuazione di una serie di indici di anomalia, la cui presenza, in quanto emersa con maggior frequenza durante le investigazioni nell’esperienza delle forze dell’ordine, può essere considerata sintomatica di un’eventuale permeabilità a tentativi di infiltrazione da parte della criminalità organizzata nell’esecuzione delle progettualità derivanti dal Pnrr e dunque, di conseguenza, richiedere un approfondimento mirato da parte del Gruppo Interforze Antimafia nell’ottica di un’attività di prevenzione “diffusa”. Grazie a questi strumenti, oggi pienamente operativi, sono quindi pervenute le prime segnalazioni attualmente in corso di verifica.