MANTOVA – Era stato fermato alla guida della propria auto per un normale controllo, ma alla richiesta di esibire i documenti aveva mostrato evidenti segni di nervosismo. Un atteggiamento del tutto sospetto che non era certo sfuggito ai militari della Guardia di Finanza. Inevitabile a quel punto era quindi scattata la perquisizione della vettura, una Ford Focus, culminata con l’arresto del conducente, Rahmani Mokhtar, cittadino tunisino residente a Mantova, all’epoca 41enne. Sotto il sedile del guidatore, occultato in un sacco pieno di spazzatura, i finanzieri avevano infatti rinvenuto un pacchetto con oltre un etto di cocaina per un valore di oltre 8mila euro. E oltre alla droga, nelle mani delle Fiamme Gialle virgiliane erano pure finiti anche il suo telefonino, con i relativi contatti dei clienti, oltre a diversi suoi effetti personali e 220 euro in contanti, ritenuti frutto dell’attività di spaccio. L’arresto dello spacciatore, ristretto subito nel carcere di via Poma, era occorso il 14 dicembre 2014 lungo la Cisa a Cerese di Borgo Virgilio nel corso di uno dei servizi di controllo del territorio predisposti dal comando provinciale della Guardia di Finanza in vista delle festività natalizie. La cocaina sequestrata, sul mercato al dettaglio dal prezzo variabile tra i 70 e i 90 euro al grammo, avrebbe permesso al pusher di ricavare, magari con un ulteriore “taglio” (l’aggiunta di mannite o lattosio, ad esempio) anche fino a 10mila euro. Ieri mattina l’epilogo giudiziario della vicenda. Per tale vicenda l’uomo era stato quindi rinviato a giudizio e ieri è comparso davanti al giudice per l’udienza preliminare Arianna Busato, per affrontare il processo con rito abbreviato a lui instaurato, al termine del quale è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione, oltre a 12mila euro di multa