Bottigliata al rivale per gelosia, mantovano sotto accusa per lesioni

Mantova Al culmine di un violento alterco, per futili motivi e ingigantito dai fumi dell’alcol, avrebbe sferrato una bottigliata contro il proprio rivale. Per l’ipotesi di lesioni personali aggravate è quindi finito a processo un quarantenne mantovano I fatti a lui contestati, occorsi nel capoluogo virgiliano, risalirebbero alla notte tra il 28 e il 29 ottobre 2021 quando, a un certo punto, erano dovuti intervenire i carabinieri del radiomobile di via Chiassi per riportare la calma. In particolare, come riferito ieri in aula da uno dei militari, innanzi al giudice Giacomo Forte, al momento del loro arrivo gli uomini dell’Arma avevano ritrovato sul posto tre persone, di cui una donna. A terra, con la camicia strappata, la presunta vittima, minacciata di morte dall’accusato in evidente stato di agitazione. A quel punto, sempre stando al racconto del testimone, il quarantenne si sarebbe reso responsabile di un’improvviso scatto di nervi, sferrando dapprima un paio di pugni contro il muro di una casa nonché prendendo a mordere la ruota di una bicicletta. Infine si sarebbe messo ad urlare chiedendo agli stessi operanti il loro aiuto. Una ricostruzione questa respinta dall’imputato, protagonista ieri in sede dibattimentale di una plateale protesta; nella seduta del prossimo 11 dicembre toccherà proprio a lui rendere la propria versione dei fatti.