Centri d’accoglienza sotto osservazione: commissariate strutture veronesi gestite da coop mantovane

MANTOVA  Sta suscitando una certa fibrillazione nel mantovano la notizia del commissariamento, da parte della Prefettura di Verona, di 4 centri di accoglienza per richiedenti asilo gestiti dalla cooperativa San Francesco onlus. Non fosse altro per il fatto che la stessa impresa è presente anche nella nostra provincia. La decisione della Prefettura scaligera, nata a seguito di un esposto presentato nel 2023 dall’Osservatorio migranti Verona coordinato da Daniele Tedesco, è maturata da una serie di verifiche ove sarebbero state riscontrate «gravi carenze e inadempienze in tre diversi Cas»: hotel “Papillon” di Nogara, hotel “Mileto” di Spiazzi a Caprino veronese e hotel “Valpantena di Poiano”; a questi si è in seguito aggiunto anche il Cas di Roverchiara, che ha fatto salire a quattro i Cas commissariati. Nel fascicolo dell’osservatorio, corredato da fotografie, molteplici sono i problemi segnalati, come «sovraffollamento, spazi e pasti inadeguati, presenza di topi, mancato pagamento del pocket money (contributo quotidiano per le piccole spese) ai migranti».
La Prefettura, a fronte delle segnalazioni, si era attivata con una serie di sopralluoghi che hanno determinato il decreto di commissariamento per i quattro Cas. Dai controlli, si legge nel decreto prefettizio, è emerso «un quadro di ripetuti inadempimenti degli obblighi previsti dal capitolato d’appalto dei servizi di accoglienza in centri collettivi e delle rispettive convenzioni».
La cooperativa in questione ha avuto il tempo per presentare le sue deduzioni difensive. In definitiva i Cas sono rimasti aperti ma la gestione temporanea è adesso affidata a dipendenti della Prefettura.