Coppia di anziani in una Rsa derubata: sotto accusa l’amministratrice di sostegno

MANTOVA È accusata di peculato perché avrebbe intascato i soldi di una coppia di anziani di cui era stata nominata amministratrice di sostegno, e l’altro giorno, in sede di udienza preliminare durante la quale ha chiesto e ottenuto di essere processata con rito abbreviato, ha fatto un’offerta risarcitoria tra i 7mila e i 10mila euro, a fronte di un danno che è stato quantificato in quasi 33 mila euro. E meno male che la donna sotto accusa, una 54enne di Guastalla, avrebbe fatto l’amministratrice di sostegno ai due anziani per conto di un’associazione di volontariato (risultata del tutto estranea alla vicenda, ndr). I fatti risalgono a un periodo tra il novembre 2022 e l’ottobre seguente, e parte dei reati contestati sarebbero stati commessi anche nel Mantovano, tra Suzzara e Gonzaga. Le presunte vittime, una coppia di ultra ottantenni non autosufficienti, era in una Rsa a Reggiolo, ma le loro pensioni non bastavano a pagare la retta e così i loro famigliari avevano deciso di vendere la loro casa. la figlia della coppia si era rivolta a un’associazione che aveva fornito una propria volontaria che era stata nominata amministratrice di sostegno dal giudice, la 54enne di Gusatalla. Una volta che la figlia era riuscita a vendere la casa dei genitori e a risolvere alcune questioni legali era quindi subentrata alla 54enne nel ruolo di amministratrice. Era stato allora che la figlia della coppia di anziani si era accorta di ammanchi di denaro e aveva quindi sporto denuncia. dalle indagini che erano seguite era emerso che la 54enne avrebbe usato i soldi dei suoi assistiti per fare vari acquisti per se stessa: alimentari, prodotti farmaceutici, igiene personale, abbigliamrento, biancheria, e poi anche ferramenta, articoli per la casa, elettronici e spese in tabaccherie e ricevitorie. La 54enne si è difesa dicendo che quegli acquisti erano per i due anziani. Tornerà davanti al gup di Reggio Emilia nel marzo dell’anno prossimo.