MANTOVA Ci sono attualmente 48 persone ricoverate per Covid nei reparti degli ospedali di
Mantova, Asola e Viadana e tra questi i non vaccinati poco più della metà, 26 per la precisione. Un dato, questo, che può essere interpretato in due modi diametralmente opposti, ovvero a favore delle teorie dei No vax ma anche di quelle di coloro che ritengono necessaria la terza dose di vaccino. Andando a vedere il dettaglio si può dire che quasi
tutti i pazienti Covid che erano vaccinati sono ricoverati nei reparti in cui si trovano i casi meno gravi, mentre i pazienti non vaccinati, che sono ad esempio una minoranza tra gli attuali degenti del reparto di Malattie Infettive, sono in netta maggioranza nei reparti in cui finiscono i casi più gravi. L’età media dei ricoverati di questi ultimi giorni è di 67 anni. Al Carlo Poma di Mantova i pazienti sono complessivamente 35. Quelli in condizioni più gravi sono 4, tutti non vaccinati, ricoverati in Rianimazione. Sono invece 7 i pazienti dell’Unità di Terapia semintensiva respiratoria (Utir), 5 dei quali non vaccinati, unico reparto dove ieri c’è stato un nuovo ingresso. Dei 24 pazienti meno gravi, ricoverati nel reparto di Malattie Infettive, sono invece 14 quelli vaccinati. Riguardo a ciò, spiegano dal Poma, tranne che per un caso, che ha fatto da poco la terza dose, gli altri sono tutti vaccinati della prima ora, che a breve avrebbero dovuto farsi somministrare la terza dose anche in funzione del rinnovo del green pass. Infine ci sono i pazienti Covid della medciina di Asola, 4 di cui 3 non vaccinati, e i 9 in riabilitazione a Viadana, ovvero dimessi dai reparti Covid ma che necessitano ancora di assistenza a livello ospedaliero; 5 di essi sono vaccinati, due con la sola prima dose.