MANTOVA È dura e risoluta la posizione di Progetto Nazionale riguardo all’inchiesta di Fanpage su Gioventù Nazionale. Anche i militanti mantovani si sono fatti un’idea precisa. «Servizi artefatti somministrati a dosaggio, con l’unico scopo di mettere in difficoltà il partito trainante della coalizione italiana del centrodestra, Fratelli d’Italia, e più nello specifico la sua guida, Giorgia Meloni. Quanto emerso, già evaporato come una bolla di sapone, era una montatura tutta politica, costruita sul nulla, ma un nulla ad effetto coreografico; un nulla che poggia sulle consuete mostrificazioni del nemico politico tanto care alle sinistre, il “nazifascismo”, “il razzismo”, e “l’antisemitismo” (basta vedere quello che sta avvenendo per capire chi sono i veri antisemiti, ndr)». Sulla questione Progetto Nazionale ha prodotto un comunicato che di seguito riportiamo. «Non compete a noi il giudizio su Gioventù Nazionale – si legge – A parte il ruolo strumentale assegnato loro in questa contingenza da Fanpage, alberga però in noi il sospetto che il peccato imperdonabile di quei giovani, talora giovanissimi militanti (ed è sempre più una rarità di questi tempi oscuri), sia quello di aver scelto di spendere la loro giovinezza al servizio di idee che non sono conformi ai desiderata dei progressisti. Non si mischiano alle sempre più diffuse variopinte bande di adolescenti che giocano a fare i mafiosetti in sedicesimi, dediti a prepotenze varie in branco, attratti da giri loschi, droghe, ricchezze facili e “miti” negativi d’ogni sorta, senza ancoraggi, senza identità e senza prospettive». La parte finale chiama in causa Fanpage sul caso Ilaria Salis: «Mentre giocano agli “acchiappa-fantasmi”, forse non si sono accorti che sugli scranni dell’europarlamento siederà una “maestrina” (e sarà in buona compagnia, a proposito di reati) che sfugge alle accuse molto gravi a lei mosse dalla giustizia ungherese grazie all’immunità di cui gode». (ma.vin)