MANTOVA Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Luca de Marchi, ha inoltrato una interrogazione urgente sul caso della recente aggressione occorsa ad un 17enne al parco Te da parte di un gruppo di malintenzionati e più in generale sul fenomeno preoccupante delle baby gang che da tempo imperversa in città. «E’ solo l’ultimo episodio di un’emergenza mai realmente contrastata a dovere dall’amministrazione Palazzi, con un’escalation di episodi di violenza, minacce, intimidazioni e anche estorsioni verso i commercianti tanto da rendere il tessuto sociale della nostra città irriconoscibile», segnala il responsabile provinciale della sicurezza e dell’immigrazione in quota a Fd’I. «Analizzando i dati dell’Osservatorio nazionale sull’adolescenza si scopre che in Italia nel 2020 sono stati circa 30 mila i minorenni denunciati, e Mantova non è purtroppo immune a questo desolante trend. Sempre più spesso – prosegue De Marchi – le cronache cittadine parlano di aggressione di vario tipo, di furti, danneggiamenti commessi da giovanissimi e poi diffusi in tempo reali sui social. Nelle ultime settimane abbiamo assistito a una serie di atti intimidatori che non hanno risparmiano nessuna zona della città». Dal Parco Te a piazza Virgiliana, dal lungolago fino a Te Brunetti, il modus operandi di queste bande di minorenni è sempre lo stesso: dopo aver individuato la vittima, la circondano e poi l’aggrediscono con l’intento di derubarla o semplicemente per il gusto di umiliarla. «Una criticità che sta assumendo dimensioni impensabili fino a qualche anno fa in una città apparentemente tranquilla come Mantova, che si nutre del lassismo di amministratori che non hanno mai considerato il tema-sicurezza come una priorità. Il sindaco cosa aspetta a “battere un colpo”?». Una problematica, quella delle baby gang, che a quanto pare “esportiamo” anche fuori dai confini mantovani come dimostra il caso dei due giovani – uno di 19 anni, l’altro di 17 – individuati e poi denunciati dai carabinieri di Sirmione dopo che avevano minacciato con un coltello e poi derubato il dipendente di un locale che aveva appena staccato dal turno di notte e si stava incamminando nel parcheggio dove aveva lasciato l’auto.
Matteo Vincenzi