MANTOVA Calo dei reati in generale ma aumento dei furti in abitazione in particolare. Massima allerta per i casi di codice rosso (violenza di genere) e di truffa, anche informatica. Questo in estrema sintesi quanto emerge dal bilancio dell’attività dell’Arma dei Carabinieri, che oggi ha celebrato il 209° anniversario della sua fondazione. La diminuzione dei reati commessi nel Mantovano, ha spiegato il comandante provinciale, colonnello Vincenzo Di Stefano, è direttamente proporzionale all’aumento dei servizi di controllo del territorio, che nel triennio 2019-2022 sono cresciuti de 136,39%. Il raffronto dell’attività dell’Arma riguarda il 2022 rapportato al 2019 per l’eccezionalità degli anni 2020 e 2021, i cui dati sono fortemente influenzati dalla pandemia.
Ma se la situazione è rassicurante nel raffronto 2019-2022, dove il calo dei furti in generale e in abitazione in particolare è più che marcato (rispettivamente -27,54% e -36,22%), il primo quadrimestre 2023 mostra netti segni di ripresa di questo fenomeno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso: l’aumento dei furti è del 18,71% e per quelli in abitazione è addirittura del 33,63%. Crescita esponenziale per i reati per stupefacenti (+185,71% per 23 kg sequestrati), in aumento anche i casi di lesioni (+26,58%) e gli arresti (+18,39%). Resta alto il numero di truffe ai danni di anziani (237 nel 2022) e dei codici rossi: sono stati 204 lo scorso anno, di cui 38 per stalking, 113 per maltrattamenti e 38 per violenza sessuale. Sul fronte della prevenzione reati si contano 261 incontri con anziani e 74 incontri con gli studenti e i vari istituti scolastici della provincia.
Nel corso della cerimonia che si è tenuta nella sede del Comando provinciale dell’Arma in via Chiassi sono stati premiati 24 carabinieri che si sono distinti in modo particolare mentre erano in servizio. Maggiore Giovanni Martufi comandante della Compagnia di Viadana per avere portato a termine un’indagine per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, rapina e lesioni personali conclusa con l’arresto di 26 persone e ingente sequestro di droga (Bologna 2022). Appuntato Alberto Sorrentino, per avere tratto in salvo due persone intrappolate sul tetto per sfuggire a un incendio doloso, e avere quindi rintracciato e arrestato la responsabile (Viadana 31 maggio 2022). App. sc. Dario Rosario Iannone e Davide Gorgone che hanno rintracciato e soccorso un anziano rimasto accidentalmente impantanato in un canneto paludoso (Soave di Porto Mantovano, 27 maggio 2022). Lgt. Marco Marzo, mar. ord. Gianfranco Iacoviello, v. brig. Davide Bianchi, app. sc. Davide Alessandretti, comandante e addetti del Norm di Viadana le cui indagini hanno consentito identificazione e la cattura del pirata della strada che, la sera del 24 dicembre 2022, investiva, uccidendolo, un giovane a piedi a Viadana. Lgt. Andrea Todaro, mar. ca. Marco Di Fusco, mar. magg. Steve Ivan Costa, brig. ca. q.s. Giangabriele Menna, v. brig. Vincenzo Solidoro, app. Carlo Giroso, per l’arresto di quattro persone e il sequestro di oltre 20 kg di hashish, una pistola con matricola abrasa, munizioni e contanti di diverso taglio, a San Giacomo delle Segnate, 21 agosto 2022 e a Reggiolo 26 aprile 2023. Mar. Ord. Crescenzo Villano, mar. ord. Giancarlo Baglivo, app. sc. Gaetano Aronica, car. Alessio Pietrangelo, per l’arresto di due persone trovati con 9 kg di hashish e marijuana. Suzzara, 1 febbraio 2023. Ten. Mario Faiella, lgt. Fabrizio Crisafulli, mar. ca. Francesco Iannotti, app. sc. q.s. Nicola Chiavegato, app. sc. Dario Iannone, car. Nicolò D’Annunzio del Norm di Mantova per l’arresto di due pregiudicati responsabili di tentata rapina ai danni di un istituto di credito a San Giorgio Bigarello, 8 maggio 2023.
DISCORSO FESTA DELL’ARMA 2023
Autorità, gentili signore, cortesi ospiti, buongiorno.
È con grande orgoglio e sincera emozione che celebro, per la prima volta quale Comandante Provinciale, la ricorrenza dell’Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri.
Grazie a tutti per aver conferito, con la vostra presenza, solennità e prestigio alla cerimonia di oggi, a conferma dei sentimenti di stima e considerazione nutriti nei confronti della nostra Istituzione.
Il mio primo pensiero va alle popolazioni dell’Emilia Romagna recentemente colpita dalla tragica alluvione, alle vittime, ai loro familiari e alle persone che hanno perso le loro attività e a quelle che hanno dovuto abbandonare la loro casa, e rivolgo il mio sentito ringraziamento alle donne e agli uomini di tutte le Istituzioni e del volontariato per l’incessante lavoro a soccorso e a sostegno delle comunità di quel territorio.
Come già annunciato dallo speaker, con la ricorrenza di oggi, ricordiamo la costituzione dell’Arma dei Carabinieri che risale alle Regie Patenti del 13 luglio 1814 e che viene celebrata il 5 giugno, dal 1920, data in cui fu concessa alla bandiera dell’Arma la prima medaglia d’oro al valor militare.
Sono 209 anni di una storia che vede i Carabinieri di ieri e di oggi accumunati da quei valori che la nostra Bandiera incarna e per i quali i nostri Caduti hanno sacrificato la loro vita. A loro abbiamo reso gli onori con la deposizione di una corona d’alloro poco prima dell’inizio della cerimonia di oggi, insieme al coordinatore provinciale e al presidente della Sezione di Mantova dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri.
Valori antichi ma sempre attuali quelli dell’abnegazione, del coraggio e dell’umiltà, su cui noi Carabinieri informiamo da sempre il nostro agire e che si sintetizzano negli alamari, nelle stellette che indossiamo, simboli di quella militarità che è anche la nostra identità, che ci contraddistingue, che ci spinge, ogni giorno, fedeli al giuramento prestato, a operare con rigore morale contro ogni forma di arbitrio, a difesa dei cittadini e delle libere Istituzioni. È l’esempio del Vice Brigadiere MOVM Salvo D’Acquisto, di cui quest’anno ricorre l’ottantesimo anniversario della morte, che da Comandante di Stazione, il 23 settembre 1943, a Torre di Palidoro, a una trentina di chilometri da Roma, a soli 23 anni, immolò la sua giovane esistenza per salvare la vita di 22 persone, cittadini inermi fatti oggetto di rappresaglia nazista.
L’azione dell’Arma, nel garantire la sicurezza delle comunità, si inserisce in un modello di coordinamento che da più di quarant’anni costituisce la casa comune dell’impegno dei Prefetti e delle Forze di polizia.
Nel lavoro in favore della legalità, i Carabinieri affiancano la Magistratura in un rapporto di costante e leale collaborazione.
Per quanto attiene all’attività operativa, non mi soffermerò su numeri e statistiche, che non sempre riescono a definire l’impegno quotidiano delle donne e degli uomini dell’Arma di Mantova. Al riguardo, mi limiterò a dire che, nel territorio della provincia, a fronte di un calo, nel 2022, rispetto al periodo pre-pandemia, riferito cioè al 2019, di circa il 7% dei delitti complessivamente denunciati, i Carabinieri ne hanno perseguito l’84% del totale e garantito una elevata attività preventiva e di controllo del territorio, con quasi 24.700 servizi di prevenzione, che si traducono in 142.300 ore di attività esterna e 182.000 controlli svolti su strada.
Un focus a parte desidero però fare sull’azione di contrasto alle truffe in danno di persone anziane e ai reati rientranti nel c.d. codice rosso.
Nel 2022, sono stati perseguiti 237 episodi di truffe in danno di ultrasessantacinquenni. Al contrasto all’odioso fenomeno delle truffe e dei raggiri alle persone anziane i Carabinieri di Mantova dedicano importanti energie, non solo a livello investigativo. Infatti, in collaborazione con gli enti locali, sono stati condotti dai Comandanti delle Compagnie e delle stazioni 261 incontri informativi con i cittadini, per fornire loro consigli utili per difendersi dalle truffe.
In merito al codice rosso, dall’analisi dell’andamento dei c.d. reati spia che caratterizzano la violenza di genere, l’anno scorso sono stati denunciati, presso le Stazione Carabinieri dipendenti, 204 reati, tra stalking, maltrattamenti in famiglia e violenze sessuali. E quest’anno purtroppo in provincia si è avuto anche un femminicidio. Sul tema consentitemi una riflessione. I numeri citati continuano a offrirci la dimensione di un fenomeno drammatico e, al contempo, sollecitano le nostre coscienze, ancora prima che le nostre competenze di operatori delle Forze di polizia, a profondere ogni sforzo per arginarne la dilagante diffusione. Molto spesso la violenza si annida e si manifesta nel contesto di relazioni familiari o sociali dove l’aggressore non è un estraneo, ma una persona alla quale la vittima è legata da vincoli affettivi. In questi casi chiedere aiuto, raccontare, non è mai facile. E il ruolo dell’operatore di polizia è fondamentale. Per questo, presso il Comando Provinciale di Mantova sono stati formati dei referenti qualificati, che fanno parte di una rete nazionale di monitoraggio e che si occupano della trattazione dei casi più delicati di violenza di genere, supportando le Stazioni Carabinieri.
In una provincia interessata dalla presenza di diversificate realtà imprenditoriali, massima attenzione è rivolta anche al contrasto alle possibili infiltrazioni della criminalità organizzata e agli eventuali reinvestimenti di denaro di provenienza illecita. In tale ambito, è continuo l’impegno del Nucleo Investigativo di Mantova che, sotto il coordinamento dell’autorità giudiziaria ordinaria e distrettuale antimafia, ha portato a termine importanti operazioni, nonché del Nucleo Informativo, che partecipa attivamente al Gruppo Interforze Antimafia istituito presso la Prefettura nell’esame di quegli elementi che possono condizionare le scelte imprenditoriali delle aziende del territorio.
Nel quadro del contrasto a forme di criminalità settoriali, l’Arma si è dotata di strumenti e di capacità che consentono di rispondere a istanze di sicurezza che richiedono competenze sempre più specialistiche. Faccio riferimento all’apporto fornito dai Reparti Speciali dell’Arma ubicati nella provincia e in particolare, al Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, costantemente impegnato alla tutela della dignità del lavoro e al contrasto allo sfruttamento del lavoro nei diversi settori produttivi del mantovano, e al Gruppo Carabinieri Forestale di Mantova, che svolge un prezioso lavoro in temi di grande attualità, quali la tutela ambientale, forestale e della biodiversità. L’Arma dei Carabinieri, con l’assorbimento del Corpo forestale dello Stato, si è munita di un apparato, di circa 7 mila donne e uomini, che costituisce uno dei principali riferimenti a livello internazionale in tema di tutela dell’ambiente e di contrasto della criminalità ambientale, anche di natura organizzata.
Ma le legittime istanze di sicurezza che provengono dal territorio meritano risposte adeguate che vanno ricercate anche in funzione del grado di percezione della sicurezza. Percezione che può essere data con la prossimità alla gente, concetto che costituisce da sempre, cioè fin dalla sua fondazione, l’essenza stessa dell’Arma espressa ai più alti livelli dalla più piccola delle sue unità operative. La Stazione dei Carabinieri.
Il Comando Provinciale di Mantova è articolato su 4 Compagnie e 41 Stazioni, che rappresentano, per la maggior parte dei comuni, l’unico presidio di polizia a competenza generale e che sono l’espressione più immediata della vicinanza dello Stato alle comunità.
Soprattutto nei piccoli centri, il Comandante di Stazione non rappresenta solo una vigile sentinella del territorio per il corretto svolgimento delle delicate funzioni di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria. È un punto di riferimento attivo per tutti, che svolge un’insostituibile funzione di rassicurazione sociale. Il contatto diretto con le persone, unito all’attenta capacità d’ascolto e all’approfondita conoscenza delle realtà sociali del territorio, costituisce il fondamento della fiducia che i cittadini accordano alla nostra Istituzione.
Un grande significato attribuisco alle scolaresche oggi presenti. Ai giovani, a cui è affidato il futuro della nostra società, l’Arma di Mantova continua a dedicare importanti risorse con frequenti incontri nell’ambito del progetto di diffusione della cultura della legalità. Tali incontri, unitamente all’attività preventiva sul territorio e investigativa, volta al contrasto a forme di illegalità minorile, vanno letti come interventi che definirei di “prevenzione avanzata”. Quest’anno scolastico, presso le scuole, abbiamo incontrato oltre 6 mila studenti, al fine di concorrere alla formazione di una solida coscienza civica, spiegando cause ed effetti di gravi comportamenti, come quelli del consumo delle sostanze stupefacenti, dell’abuso di alcol, del bullismo e del cyber-bullismo.
Nell’avviarmi alla conclusione, mi rivolgo ai miei carabinieri. Nel ringraziarvi per quello che fate ogni giorno, per l’entusiasmo e lo spirito di servizio che distingue il vostro operato, voglio ricordare a me stesso che tutti noi abbiamo il dovere di guadagnarci giorno per giorno il credito di fiducia che i cittadini ci danno. Fiducia che va intesa come quella condizione in cui si riconoscono reciprocamente le richieste di auto da parte del cittadino con l’ascolto attento ed empatico da parte del Carabiniere. Non dobbiamo mai dimenticare che la gente, nel rivolgersi all’Arma, nell’entrare in caserma, o quando chiama il 112 o anche quando chiede una semplice indicazione a una pattuglia per strada, si aspetta anzitutto competenza, attenzione e umana partecipazione. Il Carabiniere deve saper dare risposte concrete, deve relazionarsi con il cittadino sempre con quella disponibilità e con quella correttezza che rendono credibili anche la fermezza e la determinazione quando sono necessarie.
Grazie per l’attenzione.
Viva Mantova e la sua provincia! Viva l’Arma dei Carabinieri! Viva l’Italia!