MANTOVA Oggi pomeriggio, il Palazzo del Podestà ha finalmente riaperto le sue porte ai cittadini, inaugurando il Museo Virgilio, uno spazio innovativo e multimediale dedicato al grande poeta latino. Dopo oltre un decennio di restauri, l’edificio storico nel cuore di Mantova si trasforma in un centro culturale che unisce passato e presente. Il legame tra il Palazzo e Virgilio è radicato nella storia, come sottolinea Veronica Ghizzi, direttore dei Musei Civici: «Questo luogo, noto dal Quattrocento come Palazzo di Virgilio, rappresenta la connessione tra la classicità e l’umanesimo. È stato un centro del potere esecutivo medievale, ma oggi diventa accessibile a tutti attraverso un museo contemporaneo». Il percorso espositivo, curato dalla Scuola Holden, si sviluppa in otto sale, ognuna delle quali esplora aspetti diversi della vita, delle opere e dell’eredità di Virgilio. «Il Museo Virgilio non è solo una celebrazione della storia, ma una nuova definizione di museo», spiega Ghizzi al pubblico composto da autorità e cittadini curiosi, «un luogo dove il patrimonio materiale e immateriale si intrecciano, offrendo al pubblico conoscenza e diletto». Tra le novità, un’app dedicata arricchisce l’esperienza di visita con contenuti interattivi e approfondimenti. Le sale principali si concentrano sulle tre opere virgiliane – Bucoliche, Georgiche ed Eneide – affiancate da sezioni che indagano la leggenda del poeta e i suoi influssi nei secoli. Il direttore evidenzia anche l’importanza del ritorno della cittadinanza nel Palazzo, rimasto chiuso dal terremoto del 2012: «Abbiamo aspettato a lungo per condividere questo spazio. Ora, il Museo Virgilio diventa un punto di riferimento per riscoprire non solo un personaggio antico, ma anche valori universali fondamentali per il futuro».