MANTOVA – Non è ancora la sentenza definitiva: a quella ci penseranno i giudici del Tar di Brescia il prossimo 27 ottobre. Nondimeno l’accertamento compiuto fra lunedì e ieri dalla Prefettura, sotto la direzione tecnica del vice prefetto Angelo Araldi, conferma che i voti di Pier Luigi Baschieri e quelli di Stefano Nuvolari sono esattamente quelli emersi nello spoglio del 21 settembre scorso, quando alle amministrative del capoluogo solo il primo dei due veniva ammesso a sedere nel consiglio comunale di via Roma. I voti annullati a entrambi i candidati, a giudizio della Prefettura che ha riesaminato le dieci urne oggetto di revisione su ordine del tribunale amministrativo, risulterebbero a tutti gli effetti irregolari e le preferenze, per l’uno e l’altro candidato, da annullarsi.
Insomma, sembra che il braccio di ferro all’interno del partito azzurro possa risolversi già da questa supervisione supplementare della Prefettura, che va a rispondere in modo negativo al ricorso al Tar inoltrato da Nuvolari, risultato primo dei non eletti dietro Baschieri per soli 3 voti (216 contro 213). Un ricorso che aveva indisposto il consigliere eletto, che aveva infatti risposto all’atto giudiziario del collega di partito con un ricorso incidentale.
Ieri, oltre ai due contendenti, ad assistere al nuovo spoglio c’erano anche i legali di parte: Paolo Gianolio per Baschieri e Nicola Buffoli per Nuvolari. Alla fine del riconteggio, per il ricorrente sono state conteggiate e scansionate 11 schede annullate, per preferenze scritte sulle schede in modo non conforme rispetto alla normativa del voto disgiunto; per Baschieri, che aveva impugnato nel contro-ricorso denunciato 17 schede annullate, impugnandone 10, i revisori della Prefettura ne hanno trovato una in più annullata nella sezione n 17 di Lunetta, non inserita a verbale. Insomma, a questo punto, non sussisterebbe più l’oggetto del contendere, dato che i numeri dei voti dichiarati validi a settembre rimarrebbero gli stessi.
«Ho già augurato buon lavoro a Pier Luigi – commenta Nuvolari –, e assicuro per il proseguimento del suo mandato la mia disponibilità a collaborare con lui. Nessun rancore personale. Credo solo che avrei fatto, se eletto, un’opposizione di tipo diverso dalla sua, magari con più progettualità».
Non si sbilancia invece Baschieri: «L’ultima parola tocca ai giudici. Da quanto emerso in Prefettura, che ringrazio, posso solo asserire che il lavoro compiuto ai seggi si è dimostrato diligente e corretto. I voti annullati erano effettivamente sbagliati, quando pure fosse stata chiara la volontà degli elettori, ma le regole seono regole. Posso comunque dire che hanno impiegato molto meno in America a decidere sui milioni di voti di Trump e Biden che qui da noi per le preferenze di due candidati al consiglio comunale»