MANTOVA La proposta l’ha inoltrata nella giornata di ieri il capogruppo cittadino di Fratelli d’Italia, Luca De Marchi: chiedere l’intitolazione del padiglione di pneumologia del Carlo Poma al dottor Giuseppe De Donno, tragicamente scomparso martedì scorso. «De Donno era molto conosciuto nel Mantovano per la sua attività ospedaliera al Poma ed è diventato noto anche fuori dai confini provinciali durante la fase acuta della pandemia, per aver utilizzato e proposto la cura del plasma iperimmune contro il Covid. Un medico generoso ed uno studioso appassionato che non ha ricevuto quanto ha donato. Perciò – afferma De Marchi – si chiede al sindaco e alla giunta di Mantova di farsi parte attiva, interfacciandosi con la direzione dell’Asst, per tributare giusta riconoscenza a un mantovano che ha onorato la professione e amato la sua città prestando servizio con onore e qualità indiscusse». Una proposta ovviamente avvallata anche da tutto il coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia. «De Donno non era solo il “padre” della terapia del plasma iperimmune anti-Covid, ma anche un professionista generoso e genuino – aggiunge il portavoce mantovano di Fratelli d’Italia Alessandro Beduschi -. Questi sono i giorni del silenzio, del cordoglio e della vicinanza ai famigliari, ma sentire certi commenti ipocriti da chi fino a qualche mese fa lo aveva emarginato o addirittura attaccato è veramente qualcosa di disarmante».
Matteo Vincenzi