MANTOVA – Non bastano i disagi del trasbordo sul pullman a Bozzolo per poter raggiungere Mantova, ieri ci si è messo pure il treno, che ha complicato la vita ad oltre un centinaio di passeggeri diretti tra Piadena e Mantova.
Andiamo con ordine. Il treno diretto a Bozzolo è partito regolarmente dalla stazione centrale di Milano alle 14.20 ed ha raggiunto Cremona con un ritardo di una manciata di minuti. Da lì, il treno è ripartito alle 15.33 per poi fermarsi alla stazione successiva, quella di Villetta Malagnino, da dove non è più ripartito.
Gli ignari passeggeri a bordo del convoglio sono stati avvertiti solamente a singhiozzo dei problemi legati alla ripresa del viaggio verso Piadena e Bozzolo. In un primo tempo, alcuni ferrovieri avevano paventato una ripresa del viaggio in tempi brevi poiché a quello che era un guasto infrastrutturale alla linea stavano già lavorando alcuni operai (si è poi saputo trattarsi di un passaggio a livello in panne).
Dopo un’ora a bordo del treno fermo, i passeggeri sono stati fatti scendere sul marciapiede della stazione convinti (sempre dagli stessi ferrovieri), che prima o poi il treno sarebbe ripartito. E così è stato: verso le 17 il treno si è effettivamente mosso, ma lo ha fatto per tornare a Cremona. Agli increduli pendolari della linea Milano-Mantova non è rimasto, che accettare a malincuore il verdetto e attendere il treno successivo partito da Milano alle 16.20 e arrivato a Villetta Malagnino per questa fermata straordinaria prima delle 18 con il compito di raccogliere i passeggeri lasciati a piedi dall’altro treno. Facendo due conti e mettendo in campo un po’ di buon senso, gli autobus in attesa a Bozzolo avrebbero potuto raggiungere Villetta Malagnino (mezz’ora di tragitto) e rendere meno spiacevole il viaggio di coloro i quali sono rimasti senza mezzo di trasporto.







































