MANTOVA La Polizia di Stato ha deferito all’A.G. tre cittadini italiani per il reato di truffa aggravata poiché resisi responsabili della sottrazione di una partita di bestiame proveniente dall’Irlanda.
In particolare, in data 30.10.2025, un esportatore di bestiame irlandese si presentava presso la Questura di Mantova, riferendo di sospettare di essere stato truffato in merito alla vendita di 115 bovini da lui ceduti e per i quali non aveva ricevuto alcun compenso. Stante la delicatezza della questione e l’urgenza di recuperare il bestiame, personale della Squadra Mobile intraprendeva immediatamente attività investigativa, anzitutto facendogli meglio circostanziare le dinamiche della complessa vicenda.
L’uomo riferiva di aver instaurato una trattativa commerciale dal mese di ottobre 2025 con un soggetto che si presentava come titolare di un’azienda agricola della provincia di Mantova, il quale si mostrava interessato all’acquisto del bestiame. Così, la parte lesa si portava una prima volta in Italia ove si incontrava con gli indagati e ove si accordava per la consegna del bestiame pattuito e per il rispettivo pagamento.
Il commerciante irlandese provvedeva pertanto alla consegna di due carichi di bovini, per un totale di 115 animali, che giungevano in Italia il 15 e il 18 ottobre. Non contento, uno degli indagati, che si presentava come titolare dell’azienda in questione, riferiva di essere interessato ad ulteriori capi di bestiame. La parte offesa però, non ricevendo il pagamento per il bestiame già consegnato, decideva di bloccare il terzo carico e non procedere alla consegna.
In un primo momento, i tre uomini asserivano di aver effettuato il pagamento dei bovini, il quale però non era andato a buon fine per problemi relativi all’Istituto di Credito, fornendo altresì a supporto della loro tesi le ricevute dei bonifici bancari effettuati, per un totale di circa 800.000 euro.
Dal momento che la parte offesa continuava a prendere spiegazioni, a giustificazione del mancato pagamento, un altro uomo presentatosi come direttore di un Istituto di Credito lo rassicurava riferendo di aver aperto una fideiussione bancaria a garanzia del pagamento.
Così delineati i fatti, la speditiva attività investigativa veniva dapprima tesa a riscontrare le dichiarazioni della parte offesa. Si appurava, anzitutto, che le ricevute di bonifico inviate al commerciante irlandese erano in realtà del tutto artefatte e non rispondenti ad alcun pagamento. Ancora, si appurava che colui che si spacciava come Direttore dell’Istituto di credito incaricato della fideiussione altri non era se non una persona connivente con i soggetti e che nulla aveva a che fare con alcun Istituto di Credito.
Il personale della Squadra Mobile si recava pertanto presso l’azienda agricola ove erano stati scaricati i bovini e apprendeva che, fortunatamente, gli stessi si trovavano ancora in loco, registrando la presenza degli stessi. Veniva pertanto richiesto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Mantova un decreto urgente di sequestro preventivo che la Procura emetteva in data 04.11.2025 e al quale veniva data immediata esecuzione, decreto poi convalidato dal G.I.P.
In data 17.11.2025, i bovini rientravano definitivamente nella disponibilità della parte offesa.
I tre uomini, uno di questi gravato da precedenti specifici, venivano tutti deferiti all’A.G. per il reato di truffa aggravata.





































