MANTOVA Ormai è ufficializzato da una sigla che chiude il lungo iter istruttorio culminato nei pareri del ministero delle belle arti e del paesaggio, oltre che nell’esito favorevole della conferenza di servizi: è nato il raddoppio ferroviario della tratta Mantova-Milano, il cui primo lotto (dal capoluogo virgiliano a Piadena) è già finanziato con 550 milioni.
La commissaria Chiara De Gregorio ha firmato l’ordinanza per l’approvazione del progetto definitivo, già passato per le dovute modifiche (pochissime invero) e per la valutazione di impatto ambientale. Tutto insomma rimane fermo all’elaborato consegnato il 30 novembre scorso, che già tiene conto delle prescrizioni relative ad alcune criticità (fra cui la salvaguardia del passaggio sul fiume Oglio, la compatibilità con l’intersezione autostradale della Mantova-Cremona, laddove questa trovi realizzazione, la non interferenza con alcuni monumenti, e simili).
In una quarantina di pagine sono documentate tutte le prescrizioni e raccomandazioni afferite da enti locali e gestori di servizi interessati lungo la tratta, Infine, l’ordinanza vera e propria con i dispositivi già consegnata al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile “Osserva cantieri”, oltre che alle Fs Italiane. A giorni partirà la gara per i lavori, che in base al cronoprogramma già delineato dovrebbe portare a compimento l’infrastruttura entro il 2026, con grande soddisfazione degli attori locali, e suprattutto dell’ex deputato Matteo Colaninno che ha fortemente sostenuto l’opera sin dall’inizio.