MANTOVA – Alla fine c’è stata la marcia su via Roma e sulle altre vie del centro storico. Una marcia simbolica nel silenzio irreale della città deserta dopo l’ora del coprifuoco, che per ora resta alle 22. Per la quarantina scarsa di titolari di ristoranti e bar della città e della provincia, quello di domenica scorsa è stato comunque un modo per dare un segnale, anche se da invisibili, su quello che è il nocciolo della questione, l’assurdità di un coprifuoco in vigore dalle 22 ora che si avvicina la bella stagione, oltre alla questione degli spazi all’aperto, un vantaggio di una sola parte dei locali pubblici. Il flash mob dell’altro ieri sera, che non sarà l’ultimo, consisteva in un sit-in di protesta, rientra nell’ambito di un’iniziativa denominata Lo Scoprifuoco promossa da Tni (Tutela Nazionale Impresa), un gruppo di associazioni riunitesi durante il primo lockdown e che a livello nazionale ha raccolto in pochi mesi l’adesione di circa 40mila imprese tra alberghi, ristoranti e bar, tra i quali anche diverse imprese mantovane.