La nebbia non ha fermato gli Schützen: più di 500 ieri a Mantova per ricordare Hofer

MANTOVA Giornata di commemorazione per l’eroe tirolese Andreas Hofer, ricordato a Cittadella davanti al suo monumento in piazzale Porta Giulia. Per l’occasione sono arrivati a Mantova più di 500 schützen, molti dei quali con il costume tradizionale. L’eroe tirolese, fucilato il 20 febbraio del 1810, è stato celebrato con una messa nel parco di Cittadella, al termine della quale hanno parlato i rappresentanti delle formazioni tirolesi e il presidente del consiglio comunale Massimo Allegretti. “Mantova da sempre vi accoglie con spirito di sincera amicizia – spiega Allegretti -, e mai come oggi è necessario recuperare quello che sono solito chiamare il senso tragico della storia. La storia offre sempre insegnamenti e il messaggio che Andreas Hofer ci ha lasciato rimane attuale più che mai, come esempio per continuare a coltivare la pace, il rispetto e la collaborazione fra popoli. Dobbiamo avere un’identità e questo è possibile anche con una memoria collettiva condivisa, un senso di appartenenza e solidarietà reciproca, con un senso di società». Successivamente lo schieramento tirolese ha raggiunto piazza Sordello, avviandosi poi in marcia verso Palazzo d’Arco, dove Hofer fu processato, con una breve sosta sul sagrato di Sant’Andrea. A Palazzo d’Arco è stata deposta una corona ed è stato suonato l’inno del Tirolo. Infine è stato pronunciato il discorso conclusivo del Major Peter Frank del Bezirk Südtiroler Unterland. Presenti anche numerose autorità civili della Regione fra cui il sindaco di Calliano, Lorenzo Conci e il sindaco di Salorno Roland Lazzeri che ha anche portato ai presenti il saluto della sua amministrazione, oltre a numerosi cittadini mantovani. Gli eventi sono stati organizzati dal Comune di Mantova, in collaborazione con l’Euregio, i Tiroler Schützen e l’associazione Porta Giulia Hofer. In particolare, i volontari dell’associazione presieduta da Paolo Predella hanno contribuito a tenere aperto in via straordinaria lo Spazio Hofer.
Marcello Feroldi