MANTOVA Sono altri 1.605 metri di costruzione quelli che il Comune ha già disposto di acquistare dalla società Vecchia Ceramica Srl per dare corso al piano di Mantova Hub con le necessarie modifiche intercorse in seguito alle nuove esigenze emerse dalla Comunità ebraica nell’area che storicamente ricomprendeva l’antico cimitero ebraico della città. In particolare, non potendo più intervenire su quel sedime, si è reso necessario localizzare al di fuori dell’ambito di San Nicolò (quella che nel piano Boeri era detta “Piazza della Terra”) tutte le funzioni previste per dare corpo a un centro di ricerca, ovvero un “Polo laboratorio ambientale” e dell’Hub lavoro.
Adesso quell’Hub lavoro, grazie anche a un intervento finanziario ministeriale, potrà nuovamente essere inserito nel progetto complessivo, benché delocalizzato nella porzione di ex ceramica che, in base alla convenzione stipulata con la società Vecchia Ceramica, era rimasta nelle mani dei privati.
Si tratta della porzione di stabile retrostante a quella sulla quale sono in corso i lavori, con ingresso da piazza Polveriera, e che verrà destinata a ospitare l’istituto tecnico “Mantegna” già dal prossimo anno scolastico.
Vien da sé che l’amministrazione abbia già provveduto a modificare la destinazione stabilita inizialmente, che passa da “attrezzature private” (per una superficie lorda di 2.750 metri quadri) con funzione “direzionale” prevista dal piano vigente, a quella di funzione pubblica. La proposta di vendita al Comune dell’immobile, comprensiva dell’area di pertinenza, si traduce in un importo di 1 milione e 457mila euro (che con l’Iva al 22% diventano 1.777.540 euro).
Con quest’ultima operazione va a completarsi il quadro generale del progetto di rigenerazione urbana nel quartiere di Fiera Catena e San Nicolò, che aveva subito una battuta d’arresto a seguito delle istanze avanzate dalla Comunità rabbinica internazionale, la quale aveva rivendicato i mancati accordi di cessione dell’area dell’antico cimitero al Comune, a condizione che il suo sedime non venisse profanato o modificato.
Modificando il progetto del primo capannone destinato all’Aspef per farne un centro diurno, e delocalizzando il “Polo laboratorio ambientale” e dell’hub lavoro nella parte retrostante dell’ex ceramica, l’ente ha posto la parola fine all’ingarbugliata fase propedeutica di Mantova Hub.