MANTOVA La recente ammissione dell’Agenzia Regionale per il Trasporto Pubblico Locale di Mantova e Cremona, secondo cui non ci sono abbastanza mezzi per garantire il turno unico a scuola, nemmeno affittandone otto dal privato, per Potere al Popolo Mantova è la conferma di un disastro per studenti e pendolari.
Il movimento politico sottolinea che sono stati persi quasi due anni e all’approssimarsi del nuovo anno scolastico non c’è un piano sostenibile: se per garantire un servizio all’80% non bastano i mezzi attuali, significa inoltre che non garantirebbero nemmeno un servizio completo. Per Pierluigi Luisi, consigliere Comunale di San Giorgio Bigarello: “le scene di ragazzi lasciati giù alle fermate perché i bus erano stracolmi sono vergognose e non si devono più ripetere. Le istituzioni locali intervengano subito”.
Per Potere al Popolo quello del trasporto pubblico locale è un problema che viene da lontano, figlio di una logica di profitto che ha sacrificato gli interessi dei cittadini: “in vent’anni Apam è diventata sempre meno pubblica e più orientata al mercato” -spiega Emanuele Bellintani referente del capoluogo- “migliaia di km di corse tagliate, aumenti delle tariffe e precarietà di chi lavora hanno incontrato il favore della politica locale finché hanno mantenuto i conti in ordine”.
La cosa più grave è che in questi tempi difficili non si è lavorato ad un piano straordinario nè a ripensare tutto il trasporto pubblico locale, dicono gli attivisti di Potere al Popolo. Serve un programma di investimenti per rendere capillare il servizio pubblico, accessibile a tutti e orientato all’interesse dei cittadini. La Sezione di San Benedetto Po aggiunge: “le famiglie, specie quella della provincia, pagano caro gli abbonamenti per un servizio che è andato peggiorando. I soldi per migliorare la situazione ci sono, non ci sono più scuse”.