MANTOVA – Uno avrebbe chiesto a una ragazzina di fargli vedere la biancheria intima e di mostrargli le parti intime, e ne avrebbe palpeggiate altre due; l’altro invece avrebbe afferrato una delle tre ragazzine e l’avrebbe costretta a baciarlo. Due uomini, uno di 67 anni e l’altro di 70, sono a processo con l’accusa di violenza sessuale su minori. I fatti non sono collegati tra loro e i due imputati non si conoscerebbero nemmeno. Si conoscono tra loro invece, le presunte vittime, che avevano tutte meno di 14 anni all’epoca dei fatti, collocati in un quartiere di periferia in un periodo che va dall’estate 2018 al giugno 2019. Le denunce però sono del dicembre 2020. Ieri in aula sono state sentite due delle tre ragazzine che avrebbero subito le molestie. Una di queste, all’epoca 13enne, è quella che avrebbe avuto a che fare con entrambi gli imputati. Riguardo al 67enne, un venditore ambulante di ortaggi e frutta, ha raccontato che questo l’aveva avvicinata offrendole delle sigarette se le avesse mostrato la biancheria intima e le parti intime, «quelle in basso» ha spiegato. Alcuni mesi dopo la stessa ragazzina avrebbe subito l’aggressione di un vicino di casa, un 70enne. «Stavo andando a scuola – ha raccontato sempre ieri in aula -, mi ero fermata ad accarezzare un cane quando questo uomo mi ha afferrato per la faccia e mi ha baciato due volte sulla bocca». La giovane ha poi aggiunto che quei due episodi non avevano avuto un seguito, anche se in un caso il 67enne l’aveva affiancata in auto dicendole «sei bellissima», mentre l’altro per un po’ l’aveva seguita «come se mi stesse pedinando». La giovane, che ieri in aula ha riconosciuto senza ombra di dubbio i due imputati dalle foto che le sono state mostrate, ha spiegato il motivo per cui ha atteso due anni prima di sporgere denuncia. «Il mio ragazzo di allora si era accorto quando ci appartavamo, a un certo punto mi irrigidivo, così gli avevo detto qualcosa e lui mi aveva suggerito di dirlo a mia madre». In seguito altre due ragazzine, più giovani della prima, avevano detto di avere subito molestie dal 67enne che vendeva frutta in giro per le vie del quartiere. I genitori si erano parlati ed erano poi andati in questura a sporgere denuncia. Ieri insieme al padre, è stata sentita una ragazzina che all’epoca aveva 9 anni, che sarebbe stata toccata dall’ambulante. Al pari dell’altra ha confermato le accuse e ha riconosciuto il 67enne dalle foto mostrate in aula. Il prossimo 31 marzo sarà sentita anche la terza ragazzina con suo padre, ci sarà l’esame dei due imputati ed eventualmente la discussione del processo.