Regione: un assessore su quattro parlerà mantovano?

MANTOVA C’è una eventualità niente affatto remota che in questo giro Mantova possa esprimere non uno o due, ma forse addirittura tre assessori nella giunta del governatore Attilio Fontana nell’esecutivo della Regione Lombardia. Se così fosse, stanti i rumors insistenti che rimbalzano anche sulla stampa nazionale, dei 16 assessori del Pirellone, quasi uno su quattro parlerebbe in mantovano.
I nomi sono presto fatti. Per l’assessorato all’agricoltura (il più pesante, dopo quello alla sanità per capacità di spesa) è prenotato Alessandro Beduschi. Al turismo, marketing e moda parrebbe essere stata indicata Barbara Mazzali (mantovana, ma eletta nella circoscrizione di Brescia), o in alternativa Paola Bulbarelli, circa la quale si parla anche del dicastero alla casa e alla famiglia, come già fu nella giunta di Roberto Maroni.
Martedì o mercoledì al massimo la squadra di giunta verrà ufficializzata, mentre già lunedì gli eletti al consiglio regionale andranno a Milano in palazzo Lombardia per l’accettazione delle nomine.
L’interscambiabilità Mazzali-Bulbarelli parrebbe essere motivata dalla volontà di mantenere una specularità fra Roma e Milano. Essendo noto che il principale sponsor della Bulbarelli sia Daniela Santanché, ministro appunto del turismo, questa avrebbe indicato nella sua pupilla il nome omologo al proprio mandato.
Scardina invece il quadro Beduschi sull’agricoltura (posto prenotato dalla Mazzali), in quanto lei da sempre si presenta come paladina dei cacciatori, e da tale piuttosto confliggente con gli interessi agricoli. Ma in ogni caso, come detto, la partita è ancora aperta, e laddove pure non si volesse assegnare il secondo assessorato a Mantova (ribadiamo che Mazzali è stata eletta in quota bresciana), rimane il fatto che la designazione pressoché certa di Beduschi all’agricoltura aprirebbe comunque alla Bulbarelli la strada di accesso al consiglio del Pirellone, in quanto subentrante a Beduschi e come prima dei non eletti.
Parlando in termini calcistici, e con un minimo retaggio del “Cencelli”, le quote proporzionali dovrebbero rispettare lo schema 7-5-2-2, con riferimento agli assessorati che nell’ordine toccheranno a Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Lista Fontana. In alternativa, considerando che il governatore Fontana vuole mantenere assolutamente il ruolo di Guido Bertolaso alla sanità, diventerebbe inevitabile la cessione a Fd’I di un dicastero, riequilibrando lo schema della squadra in 8-5-2-1; e questa strategia, appunto, potrebbe essere determinante per far scattare ai tricolori l’ottavo assessore, aprendo la strada al terzo assessore mantovano Paola Bulbarelli.