MANTOVA Il 20enne pusher marocchino arrestato alcune notti fa dai carabinieri in piazza Cavallotti resta in carcere. A deciderlo il giudice per le indagini preliminari Beatrice Bergamasco che ieri, convalidandone l’arresto ha disposto contestualmente nei suoi confronti anche l’applicazione della custodia cautelare in carcere. Il giovane era stato sorpreso dai militari dell’Arma mentre, in compagnia della fidanzata, un’italiana 17enne, si aggirava con fare sospetto nei pressi dei portici del Carrefour, in una delle zone più nevralgiche in termini di sicurezza del capoluogo. Dopo un primo controllo dalla borsetta della ragazza erano così spuntati venti grammi di hashish suddivisi in otto dosi pronte per essere spacciate oltre a 280 euro in contanti. Il resto della merce, tra droga sostanza da taglio e denaro, erano stati rinvenuti a casa della giovane dove da qualche tempo risultava domiciliato pure il fidanzato magrebino, già noto alle forze dell’ordine. A seguito di perquisizione domiciliare infatti erano spuntati altri 230 grammi della medesima sostanza stupefacente, già suddivisi in dosi di vario peso, un bilancino elettronico di precisione e 475 euro in banconote di diverso taglio. A finire in manette era stato dunque proprio il 20enne di origini straniere ma nato e residente a Mantova mentre a carico della minore era scattata la denuncia alla competente procura dei minorenni di Brescia.