Retribuzioni autisti Apam, Cobas Tpl: non così buone, stipendi da 1.100 euro

MANTOVA «La carenza di personale qualificato ricade in uno specifico parametro, nello specifico il 140, comportante stipendi di non oltre i 1.100 euro mensili. Per arrivare ai 1.500 euro dichiarati dall’azienda, stante una paga oraria che non supera i 7 euro netti, un singolo autista deve fare una moltitudine di ore di straordinario». A precisarlo, in merito a quanto sostenuto qualche giorno fa da Apam circa le croniche difficoltà di reclutamento di autisti a fronte di stipendi definiti buoni, è il segretario provinciale di Cobas Tpl Mantova, Vito Polito. In sostanza, spiega il rappresentante del sindacato di categoria, «il parametro in questione fu adottato una ventina di anni fa per agevolare le aziende ad assumere a basso costo e mai cambiato. Proprio per la differenza tra il 140 e altri parametri (158 in primis, 175 o 183) le ore di straordinario tendenzialmente vengono chieste ai nuovi assunti con modalità che reputo non dignitose. Noi Cobas sono anni che lottiamo per l’abolizione del parametro 140. Apam come tutte le altre aziende in seria difficoltà devono quindi assumere al 158 com’era una volta». In Italia, aveva riferito Apam, il salario di un autista di autobus può andare da un minimo netto mensile di 1.500 euro fino a oltre 2.500 euro su 14 mensilità in base a diversi fattori come: l’anzianità, il tipo di servizio svolto (linea, noleggio) e le presenze effettive al lavoro.